Gli scandali in Vaticano e le riforme di papa Francesco

«A 48 anni sono troppo vecchio per trovare un lavoro?»

Egregio direttore, i libri pubblicati sugli scandali del Vaticano continuano a tenere banco, sui media italiani e internazionali, e su tutti i social, specie dopo il clamore derivato dagli arresti dei due “corvi” (o presunti tali, c’è un’inchiesta in corso) che operavano nella Santa Sede. Il Vaticano trema ancora, a tre anni dallo scandalo del trafugamento di carte segrete da parte del maggiordomo di Benedetto XVI. Trema non per lo scoop giornalistico di Nuzzi e Fittipaldi, ma perché alle costole di eventuali monsignori e cardinali corrotti (ma ci sono certamente tanti buoni) c’è lo stesso papa Francesco, che ha fatto della riforma della Curia vaticana e dell’intera Chiesa un suo preciso programma. Trema perché intrallazzatori e mercanti, che avrebbero fatto della casa di Dio un covo immondo di ladri, hanno i giorni contati. Il Vaticano non è la Chiesa, ma uno strumento umano a servizio del Papa per servirla. E mentre la Chiesa rimane per sempre, la struttura può e deve cambiare.
Lettera firmata

 

don rizzolo antonio_oSì, la Chiesa rimane per sempre perché è la sposa di Cristo, le strutture sono al servizio dei fedeli e possono cambiare. È quanto si sta impegnando a fare papa Francesco. Gli scandali però non dipendono di per sé dalla struttura, ma dalla debolezza e dal peccato degli uomini. Lo stesso Gesù, nel Vangelo di domenica, ci metteva in guardia: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere». La risposta migliore a tutta la vicenda l’ha data papa Francesco nell’Angelus di domenica. Prima di tutto ha ribadito che rubare documenti riservati della Santa Sede è un reato (punibile, tra l’altro, dopo la recente riforma della legge dello Stato vaticano, con la reclusione da sei mesi fino a otto anni). Ma al di là di questo, ha sottolineato come le rivelazioni appartengano a un passato al quale si sta già ponendo rimedio. Soprattutto, il Papa ha ricordato le due cose che possiamo e dobbiamo fare tutti noi cristiani: pregare e condurre una vita santa. Nonostante tutto. «Perché la Chiesa si rinnova», sono le sue parole, «con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato». E ha concluso: «Vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza».

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