Oltre 1 miliardo per il rilancio dell’agricoltura piemontese

TORINO 1 miliardo e 90 milioni di euro (il 57% di fondi statali e regionali e il 43% di contributo europeo) per dare nuovo slancio all’agricoltura piemontese. La Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha approvato, martedì 27 ottobre, il Psr (Programma di sviluppo rurale) della Regione Piemonte per il periodo 2014-2020. Il piano coinvolgerà migliaia di agricoltori che otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle proprie aziende e centinaia di giovani che riceveranno un aiuto per avviare una attività. Tra le novità del nuovo Piano c’è il via libera alle risorse per il ripristino delle strade, non solo vicinali ma anche comunali degradate.

«L’approvazione del Psr piemontese arriva in ritardo rispetto a regioni come la Liguria o la Lombardia, questo è dovuto alle 740 osservazioni  presentate dalla Commissione europea che ha valutato il progetto presentato dalla Regione», spiega l’eurodeputato Alberto Cirio, unico membro piemontese della stessa Commissione giudicante, «L’iter è stato lunghissimo e la fumata bianca è arrivata solamente dopo 43 riunioni. L’importante, adesso, è che i bandi partano il prima possibile e che entro il 27 novembre si insedi il Comitato di sorveglianza sui fondi».

Cirio spiega a Gazzetta chi saranno i beneficiati: «In primis gli agricoltori per lavori strutturali ed edili, l’acquisto di macchinari o a favore di giovani agricoltori con un contributo tra il 40 e il 50% dell’investimento erogato, a fondo perduto. Sarà mantenuto, inoltre, il contributo per l’insediamento di nuove aziende agricole. Le ricadute saranno molteplici sia per rilanciare i comparti dell’edilizia e della vendita di macchinari agricoli sia per comuni e enti che operano nel turismo». Benefici che il parlamentare europeo elenca: «Si potranno riparare strade comunali danneggiate e intervenire sulle strade interpoderali o potenziare i consorzi idrici, ma anche promuovere progetti legati alle Atl, al Gal, alle enoteche e altri enti che operano nel turismo».

«Il Psr potrebbe essere una vera manna dal cielo per il nostro territorio, se i fondi verranno erogati velocemente e nel modo più corretto possibile. Perché questo avvenga garantisco che vigilerò, anche grazie al mio ruolo in Commissione europea, lungo tutto l’iter di assegnazione dei fondi», conclude Cirio.

Marcello Pasquero

Il viceministro Olivero e l’assessore regionale Ferrero fiduciosi 

L’approvazione del Piano di sviluppo rurale porterà enormi benefici anche secondo l’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero: «Noi stimiamo che ogni euro investito crei un indotto di circa 20 volte superiore, sia a monte che a valle delle imprese agricole. In questo senso il Psr darà una grande opportunità alle imprese che vogliono ristrutturarsi e rilanciarsi, ai giovani che vogliono intraprendere, ai territori più svantaggiati e alle loro produzioni, più in generale all’ambiente». Gli fa eco il viceministro alle politiche agricole Andrea Olivero: «Il Psr consentirà il potenziamento della redditività delle aziende agricole e della competitività dell’agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, nonché la valorizzazione degli ecosistemi connessi all’agricoltura. Occorre far sì che gli agricoltori delle nostre terre e quanti si stanno avvicinando al settore, conoscano appieno le potenzialità del Psr».

m.p.

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