Alba, consegnato il Tartufo dell’anno 2015 al direttore del Centro trapianti fegato di Torino Mauro Salizzoni

ALBA «Consegniamo il “Tartufo dell’anno” a una personalità straordinaria, un medico come il professor Mauro Salizzoni. E per la prima volta questo dono non ha lo scopo di promuovere il tartufo ma quello di sottolineare contemporaneamente l’eccellenza della nostra sanità e l’importanza di donare i propri organi perché attraverso la donazione si salvano migliaia di vite». Con queste parole il sindaco di Alba Maurizio Marello ha introdotto la consegna del “Tartufo dell’anno 2015” al professor Mauro Salizzoni, direttore del Centro trapianti fegato dell’ospedale Molinette di Torino, e alla sua equipe domenica 13 dicembre al Teatro sociale “G. Busca” di Alba.

Una emozionante cerimonia condotta dal Sindaco e dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino per una doppia intervista al grande luminare della medicina di avanguardia nell’anno del 25esimo compleanno del Centro trapianti fegato di Torino. Infatti, il primo trapianto alle Molinette fu eseguito il 10 ottobre 1990 a favore di un uomo di 44 anni affetto da epatite virale e vissuto poi per 13 anni con un nuovo fegato funzionante. Da allora, in 25 anni sono stati eseguiti quasi 2.800 trapianti di fegato. Di questi, 126 di una sola parte del fegato, 57 in combinazione con altri organi come rene, pancreas o polmone, 14 da donatore vivente e 6 con tecnica ‘domino’. Il primo trapianto di fegato su paziente in età pediatrica è stato eseguito il 10 gennaio 1993 su una diciassettenne con ottimi risultati.

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Il professor Salizzoni ha dichiarato: «Non me l’aspettavo. Sono passati 25 anni, abbiamo fatto cose difficili in momenti difficili. Rappresentiamo una buona sanità che opera nel nostro paese. Il trapianto ha due vantaggi: non può prescindere dalla solidarietà e può capitare a chiunque. Come medico hai un carico di responsabilità pesante, hai in mano la vita di due persone: una deceduta e devi fare la sua volontà, non puoi sprecarla. Poi c’è il paziente che non può continuare a vivere senza. È un momento faticoso e quando capita di dover trapiantare un bambino la responsabilità è ancora più pesante». Il professor Salizzoni ha poi aggiunto: «Vi ringrazio per avermi invitato in questa città che conosco per motivi sportivi e perché è la patria di Beppe Fenoglio». Inoltre, «l’ospedale di Alba è tra quelli dove la donazione di organi è più corposa», ha affermato Salizzoni premiato anche con una bottiglia di Barolo “Magnum Vigna di Cavour” con l’etichetta realizzata dall’artista Valerio Berruti, consegnata da Emilio Barbero e Luciano Scalise rispettivamente presidente e direttore della fondazione Nuovo Ospedale Alba–Bra Onlus.

Alla cerimonia sono anche intervenuti Marco Borgogno, presidente dell’Associazione Italiana Trapiantati di Fegato, ed Elio Marchetto, referente AITF – Delegazione Provincia di Cuneo. Proprio all’Associazione Italiana Trapiantati di Fegato, a sorpresa, il professor Salizzoni ha ceduto il tartufo ricevuto affinché fosse messo in vendita per una raccolta fondi.

Prima della consegna del riconoscimento aperta con i saluti dell’Assessore comunale alle manifestazioni Fabio Tripaldi e con l’intervento anche del presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena,  il poeta Mario Sandri ha omaggiato Salizzoni con una sua poesia.

A proposito di organi e tessuti, si ricorda che nell’ufficio Anagrafe del  Comune di Alba è possibile registrare la propria volontà durante il rilascio/rinnovo della propria carta di identità. Il progetto  si chiama “Una scelta in Comune”.

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