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Ospedale Verduno, l’occhio del comitato su tempi e strumenti

Ospedale di Verduno, 33 operai della Alba-Bra senza paga minacciano lo sciopero

SANITÀ Da una parte la soddisfazione per una data di fine lavori indicata nel 31 marzo 2017, dall’altra la preoccupazione per lo spettro che le scadenze, come successo in altre tre occasioni in passato, non vengano rispettate. In mezzo i dubbi sul ruolo di un’Azienda sanitaria, la Cn2 di Alba e Bra, che sembra sempre meno al centro dello scacchiere della sanità regionale. Il comitato Nuovo ospedale s’interroga e cerca di recuperare il ruolo di controllore del cantiere di Verduno e studiare nuove strategie.

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«Concludere i lavori per la realizzazione del nuovo ospedale entro 15 mesi, da oggi, significa completare il 30 per cento del cantiere in poco più di un anno, quando per portare a termine il 70 per cento dell’opera ne sono stati impiegati dieci», ha osservato il coordinatore del comitato, il medico Giusto Viglino, nel corso della riunione di martedì scorso. «Non abbiamo motivo per dubitare delle parole di Sergio Chiamparino, ma perché queste si concretizzino occorre che, da subito, nel cantiere lavorino costantemente almeno 400 operai».
Come svolgere il ruolo di controllore? Le risposte che emergono dall’assemblea sono molte, quelle più concrete passano dal monitoraggio costante, grazie alle relazioni del responsabile unico del progetto, Ferruccio Bianco, e dell’Asl. «Possiamo con l’aiuto di Gazzetta d’Alba relazionare sull’avanzamento dei lavori e pensare a un grande cartellone da posizionare in una delle piazze centrali di Alba», ha aggiunto Viglino. Il quale ha raccolto le proposte dei membri del comitato: «Dobbiamo creare attesa nella popolazione e far sentire il fiato sul collo ai politici per non trovarci di fronte all’ennesima scadenza non rispettata».
Sul tavolo c’è anche la costruzione della strada di collegamento dalla provinciale 7 di Pollenzo all’ospedale e l’acquisto delle attrezzature per il nuovo nosocomio. Ne ha parlato Andrea Pedussia, membro del Collegio di vigilanza: «Finalmente si è trovata una soluzione condivisa per la realizzazione del collegamento, che partirà da una rotonda nell’area industriale di Verduno. La pendenza della carreggiata sarà importante, ma mitigata dall’innalzamento di alcuni metri della rotonda. I lavori saranno appaltati entro febbraio e completati entro il 30 novembre, dopo 220 giorni di lavoro su due turni. La strada ha nulla a che vedere con quella promessa tra le opere di compensanzione dalla società Asti-Cuneo, che si spera in futuro potrà garantire un accesso più agevole». Pedussia ha affrontato la questione delle attrezzature: «Nel Collegio di vigilanza finalmente se ne è parlato: al netto dei 15 milioni della fondazione Nuovo ospedale, costeranno dai venti ai 25 milioni. La priorità è concludere i lavori, ma è necessario che la Regione abbia chiaro come reperire i soldi per i macchinari. Non vogliamo si ripeta quanto avvenuto a Biella: tra la fine dei lavori e l’apertura dell’ospedale sono trascorsi oltre due anni».
Marcello Pasquero

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