BRA Il vitalizio regionale che compete al primo cittadino Bruna Sibille – in quanto assessore alla montagna dal 2005 al 2009 – finisce nel capitolo della socio-assistenza, alla voce “emergenza farmaceutica”. L’idea frullava da tempo in testa al sindaco braidese, ma adesso è diventata realtà.
Avendo infatti compiuto 65 anni, Bruna Sibille ha iniziato a ricevere questo compenso, di circa 1.700 euro mensili. A questo punto ha scelto di versare l’intero stipendio da sindaco (che equivale appunto al vitalizio) nei capitoli del bilancio comunale, dedicati alla socio-assistenza. Spiega: «Ritengo giusto che coloro che si impegnano in un’attività amministrativa, debbano avere il giusto compenso. Nel mio caso avrei avuto un doppio compenso dal pubblico, con il vitalizio e lo stipendio da sindaco. Questo mi sembrava superfluo, quindi ho scelto, da adesso fino al termine del mio mandato, di devolvere lo stipendio ai fondi che vanno a coprire alcune emergenze sociali». E poi aggiunge: «In questo mese di gennaio ho devoluto 1.720 euro all’emergenza farmaceutica, l’ultimo dei capitoli che abbiamo creato a dicembre, nel quale possono convergere eventuali donazioni anche private; questi denari vanno a coprire alcune aree, dall’emergenza abitativa al prestito sociale, all’occupazione. Ho scelto l’emergenza farmaceutica perché in questo momento è una vera e propria urgenza. Dal momento dell’attivazione del bando, abbiamo già ricevuto oltre 100 domande di persone che hanno diritto. Mese per mese poi valuterò l’area in cui è più urgente intervenire e di conseguenza verserò lo stipendio».
Un compenso che già alcuni anni fa la Giunta braidese, per rispetto della situazione di crisi economica esistente, si era autoridotto del dieci per cento.
Questa buona notizia è stata comunicata da Bruna Sibille il 6 gennaio scorso, durante il tradizionale pranzo della Befana, che ogni anno raduna a tavola tanti amici per chiudere in allegria il periodo di vacanze natalizie.
Valter Manzone
