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Con quale logica i terroristi colpiscono volontari e missionari?

«A 48 anni sono troppo vecchio per trovare un lavoro?»

Caro direttore, rimango allibito quando sento notizie come quella del vescovo di Pinerolo, rimasto bloccato nel Burkina Faso, ma ancor di più quando dalle terre di missione arrivano notizie che parlano di missionari e volontari rapiti o, addirittura, trucidati. Mi chiedo: qual è la logica di sedicenti rivoluzionari che, anziché prendersela con chi violenta e affama i loro popoli, vanno a colpire chi dedica la sua vita per sollevarli dall’ignoranza culturale e dalla miseria economica? Possibile che individui così abili nello sfruttare i mezzi di comunicazione e le risorse per procurarsi armi e programmare attentati in ogni parte del mondo, non si rendano conto che perpetuano le sofferenze di intere popolazioni, per decenni sotto l’incubo della guerra? E possibile che questi moderni “Robin Hood” non riescano a distinguere tra chi vuole il bene delle loro nazioni da chi vuole solo depredarle? Come fanno a confondere missionari e volontari con i colonizzatori dei secoli scorsi o le multinazionali occidentali?
Giuseppe S.P. – Alba

 

don rizzolo antonio_qGrazie a Dio la vicenda del vescovo di Pinerolo si è conclusa bene. Monsignor Pier Giorgio Debernardi, insieme a quattro volontari pinerolesi, era rimasto bloccato all’aeroporto di Ouagadougou in seguito all’attacco jihadista di venerdì 15 gennaio. Domenica 17 è finalmente atterrato a Caselle. E subito si è recato al santuario diocesano per un’Ave Maria di ringraziamento. Le parole pronunciate da monsignor Debernardi sono una risposta alla domanda del lettore. In Burkina Faso, ha detto, «musulmani e cristiani sono sempre vissuti in pace e riprenderanno a farlo perché i rapporti sono ottimi. Questo terribile attentato è un tentativo di destabilizzare tutta l’area a nord della capitale». Agli attentatori non interessa il bene della propria gente, non vogliono nemmeno difendere la religione islamica contro l’Occidente cristiano. Non per nulla il 95 per cento delle vittime dei terroristi sono musulmani. Che cosa vogliono, allora? Appunto, destabilizzare, per ottenere il potere, politico ed economico. I Paesi occidentali, d’altra parte, finora sono rimasti abbastanza inerti, al di là delle tante parole, perché ci sono troppi interessi, soprattutto economici, come la vendita delle armi. In effetti, gli unici che stanno facendo qualcosa sono i missionari e i volontari che cercano di aiutare le popolazioni vittime della sete di potere e della violenza. Per questo danno più fastidio.

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