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Museo del tartufo nell’ex tribunale, se ne discute in piazza Duomo

Processo tartufi: assolti tutti gli imputati

ALBA «San Giovanni d’Asso, comune di 900 abitanti in provincia di Siena, l’ha fatto (con la consulenza tecnica “nostrana”, del Centro nazionale studi tartufo di Alba, nda), ora tocca alla nostra città, capitale mondiale del tartufo bianco, realizzare il suo museo del Tuber». È la proposta lanciata nell’ultima riunione del Consiglio comunale dal capogruppo di Fratelli d’Italia Emanuele Bolla, il quale ritiene che «una vetrina dedicata al diamante bianco potrebbe portare nuovi turisti, come accade a Barolo dove ogni anno arrivano 45 mila persone solo per il Museo del vino».

 

TARTUFO
L’idea, suggerita in passato da Mario Canova (Forza Italia) nell’ambito dell’ipotetica creazione di un palazzetto-museo del cioccolato e già al centro di un progetto intercomunale avviato con Montà e Roddi, è piaciuta anche alla consigliera di maggioranza Paola Farinetti (Con Marello per Alba attiva e solidale). «Si potrebbe realizzare il museo del tartufo nel luogo della più grande ingiustizia fatta ad Alba, cioè l’ex tribunale», ha detto l’esponente del centro-sinistra.
Con l’apertura di un museo nell’ex palazzo di giustizia e, magari, il potenziamento delle attività proposte nel palazzo delle mostre e dei congressi, intitolato a Giacomo Morra in piazza Medford, diventerebbe un polo permanente dedicato al Tuber magnatum Pico.
Detto del dibattito consiliare, resta da capire come la proposta si integrerà con il progetto già in fase di realizzazione di cui si diceva sopra. L’iniziativa, ribattezzata Musei del tartufo nella terra del tartufo e coordinata dalla fondazione Casa del tartufo bianco d’Alba di Montà, prevede la creazione di un museo che abbracci i tre comuni promotori, ossia Montà, Alba e Roddi.
La sezione museale pensata per Montà dovrebbe celebrare il rapporto tra tabui e trifolao, la cerca e il mercato, quella di Roddi l’aspetto gastronomico e Giacomo Morra. Il paese langarolo – celebre per la “scuola” dei tabui – è forte anche della Scuola internazionale di cucina del tartufo bianco – chiamata Terra cooking school. L’intenzione è anche quella di allestire un museo, dedicato anch’esso a Morra.
In attesa di sviluppi, la fondazione Casa del tartufo, presieduta dall’ex sindaco di Montà Silvano Valsania, sta raccogliendo il materiale da esporre e a fine novembre, partendo dall’idea del presidente dell’Enoteca del Roero di Canale Luciano Bertello, ha organizzato la prima edizione del Festival della canzone al tartufo, che ha avuto come ospiti Bruno Gambarotta e Beppe Vessicchio.

Enrico Fonte

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