Unioni tra Comuni. Chi le vuole e chi no

ROERO Govone giunge all’ultima tappa della trattativa con San Martino Alfieri e Castellinaldo. All’unanimità il Consiglio comunale ha votato a favore per l’ingresso nella nuova unione collinare “Castelli tra Roero e Monferrato”, ufficialmente operativa dal 1° gennaio. «Nulla da eccepire sull’unione precedente (la “Roero tra Tanaro e castelli” con Magliano, Priocca e Castellinaldo). La motivazione dell’uscita sta nei costi», ha spiegato il sindaco Giampiero Novara. «Speriamo che la neonata unione sia più “snella” e offra ai cittadini servizi e non spese». Ogni paese parteciperà al Consiglio dell’unione con tre consiglieri, due di maggioranza e uno di minoranza, oltre al sindaco. Govone ha designato, oltre al primo cittadino, Franco Marello, Fabio Gonella e Vittorio Cravanzola.

Govone castello 1E se per alcuni è importante formalizzare, attraverso le unioni ufficiali, i rapporti tra Comuni, c’è chi, come il sindaco di Priocca, preferisce semplicemente associare i servizi fra gli enti. «Dopo lo scioglimento dell’unione di Comuni formata con Govone e Magliano, Priocca non aderirà ad altre». Così si è espresso Marco Perosino, sindaco del paese roerino e presidente dell’associazione dei primi cittadini della sinistra Tanaro, a pochi giorni dallo scioglimento ufficiale dell’unione “Roero tra Tanaro e castelli”.
Si chiude così, definitivamente, la storia della più longeva unione di Comuni del Roero. Dopo l’annuncio, arrivato in autunno, si è attesa la fine del 2015 per mettere la parola fine. «La legge invita a procedere in questo senso», ha aggiunto Perosino, precisando: «Sarà possibile creare associazioni con singoli Comuni per determinati servizi e probabilmente anche il nostro Comune si muoverà in questo senso».

f.ge. e a.m.a.

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