Al liceo Govone Camus si ascolta con il codice Qr

Al liceo Govone Camus si ascolta con il codice Qr

ALBA Fino al 15 febbraio nella biblioteca storica la mostra dedicata al Nobel
È stata presentata nel Giorno della memoria, giovedì scorso, l’esposizione interattiva Camus on line, promossa dalla sezione internazionale del liceo classico Giuseppe Govone di Alba in collaborazione con l’Alliance française di Cuneo. La mostra dedicata ad Albert Camus, scrittore esistenzialista franco-algerino, premio Nobel per la letteratura nel 1957, riprende il suo impegno a favore di chi ha subìto la storia, tratteggiando un legame con l’attualità: la difesa dei valori e dei diritti umani. «L’idea è quella di celebrare la Giornata di memoria in modo diverso, affrontando un autore che ne ha sinceramente sottolineato il valore», ha spiegato il dirigente scolastico Luciano Marengo.
L’inaugurazione è stata preceduta, nella mattinata, da un seminario per gli studenti tenuto dalla studiosa dell’opera di Camus Yvonne Fracassetti Brondino, che evidenzia: «La rilevanza di Camus sta nell’essersi battuto per i “muti” della storia, coloro che furono schiacciati dal destino».
mostra Camus liceo GovoneLa particolarità della mostra (allestita nella biblioteca del liceo fino al 15 febbraio e aperta al pubblico e agli studenti che potranno visitarla al mattino, su prenotazione) consiste nel fatto che ogni pannello sarà contrassegnato da un Qr code (un tempo “codice a barre”: avvicinando lo smartphone i visitatori potranno fruire di letture con la voce di Camus, di fotografie e video. «I nostri studenti faranno da guide ai ragazzi delle medie che vorranno fare visita alla mostra», chiosa l’insegnante di francese Pinuccia Dardo.
Federico Giolito della terza C commenta: «La figura di Camus è interessante e trovo innovativo il collegamento che è stato fatto con la memoria»; la sua compagna Marta Giamesio: «Le insegnanti ci hanno preparati per questa giornata sin dalle vacanze estive: ognuno di noi aveva la possibilità di leggere Camus in italiano o francese».
Francesca Gerbi

Banner Gazzetta d'Alba