Ultime notizie

Presidenza Fondazione Crc: nel monregalese si preferisce il cuneese Genta all’albese Degiacomi

CUNEO Il prossimo 18 aprile si insedierà il nuovo Consiglio di indirizzo della Fondazione Crc: contestualmente verrà eletto il Consiglio di Amministrazione che guiderà per il prossimo quadriennio un ente che rappresenta uno dei beni più preziosi dell’intera comunità cuneese.

La Fondazione, infatti, è il frutto del risparmio attento ed oculato di generazioni di famiglie e di aziende della nostra terra che hanno visto nella allora Cassa di Risparmio di Cuneo, non solo una banca, quanto piuttosto una garanzia cui affidare i propri risparmi e con cui condividere i propri percorsi di vita, di investimento e di crescita per le piccole e medie imprese che rappresentano il tessuto economico e sociale di questa provincia.

Da tutto ciò è nata la Fondazione e noi crediamo che la sua vera ragione d’essere sia il legame con il territorio, nella sua complessità e nella sua estensione, perché proprio da questo territorio è nata e ne ha tratto linfa vitale.

Tale legame è riconosciuto dallo stesso Statuto dell’ente, che si fonda su un’equa rappresentatività delle tre aree di riferimento da cui è stata generata: le aree di Cuneo, Mondovì ed Alba.

Con queste premesse, ha destato qualche perplessità la proposta di candidatura alla presidenza avanzata da altri e già nota (i firmatari fanno riferimento all’albese Antonio Degiacomi, della cui candidatura Gazzetta d’Alba ha dato notizia nelle scorse settimane). Una candidatura che aleggiava da tempo e che non pare interpretare la convergenza di un’ampia alleanza di territorio e di forze sociali, economiche e del lavoro, come sarebbe auspicabile, e che ha precluso un percorso di condivisione. Oltremodo tale proposta ha di fatto disconosciuto quella logica di rotazione tra le tre aree di riferimento che lo Statuto della Fondazione prevede in più situazioni e che dovrebbe rappresentare un principio da non infrangere in nome di quell’equa alternanza di rappresentatività intrinseca alla Fondazione stessa. Riteniamo che prima ancora dei nomi sia necessario trovare una sintesi sugli indirizzi di governance del prossimo mandato ed è proprio con questo presupposto che si sta lavorando per trovare quella condivisione, la più ampia possibile, che possa invitare tutti ad una soluzione unitaria.

Su queste linee stiamo raccogliendo e pensiamo si possa ulteriormente ottenere un consenso ampio e diffuso che veda largamente rappresentato non solo il territorio delle aree di riferimento della Fondazione, ma anche il mondo produttivo, dell’economia e del lavoro ed in particolare anche quello dei piccoli Comuni e di quel mondo associativo e di enti che rappresentano i diversi settori di operatività della Fondazione stessa. Siamo consapevoli che è necessario individuare una  persona che, per profilo e proprie qualità ed esperienza, sappia essere di garanzia per interpretare e tradurre concretamente gli obiettivi delle condivise linee di indirizzo e programmatiche.

Con questo spirito riteniamo che il dottor Giandomenico Genta possa essere la figura indicata a ricoprire l’incarico di presidenza, assicurando una continuità nel ruolo all’area cuneese e non disconoscendo il principio della rotazione. Quanto sopra evidenzia la volontà di non creare divisioni, né contrapposizioni ma anzi proprio quella opportuna ricerca di unitarietà del territorio in tutte le sue diverse espressioni.

Questa è la proposta che avanziamo, ma che vorremmo condividere non solo con le rappresentanze del mondo del lavoro, dell’impresa, del sociale, del volontariato, della cultura, della formazione, della salute e dello sport, ma anche con chi aveva già immaginato scelte diverse. Soggetti tutti che hanno la responsabilità di garantire il miglior futuro della Fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo.

Ferruccio Dardanello, Luigi Icardi, Maurizio Paoletti, Stefano Viglione e Alfredo Vizio

Banner Gazzetta d'Alba