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«Il sottopasso è di fatto inaccessibile»

POLEMICA «Oggi avremmo dovuto cominciare a risistemare il sottopasso. Ma giungono i primi problemi e le prime incomprensioni». Così, il 17 aprile, sul cavalcavia che collega corso Piave e corso Europa a piazza Ferrero, sono ricomparsi gli striscioni. E una gigantografia di una chiave. Quello che pareva essere un lieto fine da entrambe le parti – la cittadinanza schierata con il collettivo Mononoke, il sindaco che apprezza l’opera di ripulitura del sottopassaggio portata avanti dai ragazzi – si trasforma in imprevisto. I membri del collettivo dopo l’incontro col sindaco – in cui era stato calendarizzato il 30 aprile come evento di apertura del sottopassaggio, con mostra e graffiti – hanno trovato dei lucchetti ad attenderli il giorno seguente.

sottopasso

Le operazioni di ripulitura del luogo non hanno così potuto proseguire. Spiegano da Mononoke: «Innanzitutto ogni ingresso è stato lucchettato dall’Amministrazione: questo non rappresenterebbe alcun problema se ci consentissero un accesso libero o una copia delle chiavi. Tuttavia ogni qualvolta desideriamo entrarci, abbiamo l’obbligo di contattare un supervisore (cioè un operaio comunale pagato dai cittadini) per consentire sicurezza». Aggiungono i volontari: «Per 20 anni il sottopasso è stato abbandonato, senza alcun lucchetto. Lo si è reso sicuro con le nostre azioni: il collettivo e decine di cittadini si sono rimboccati le maniche (a spese proprie) per seguire il buonsenso e aggirare la burocrazia. Il 17 aprile ci hanno consentito mezz’ora di tempo per sistemare il materiale di lavoro raccolto grazie al supporto delle persone. La nostra richiesta di prolungare il tempo di permanenza è stata declinata dall’ufficio tecnico. Dobbiamo concludere i lavori entro il 30 aprile e necessitiamo di fiducia e trasparenza: i colpi bassi accrescono il malcontento».

Ha replicato l’assessore alle politiche giovanili Anna Chiara Cavallotto: «Fino a oggi il sottopasso è stato un luogo chiuso e così rimarrà, finché non potrà essere riaperto in tutta sicurezza. Al collettivo abbiamo chiesto di presentarci una proposta da valutare, con cui poi si potranno decidere i dettagli come la gestione delle chiavi».

m.v.

 

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