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Ceresole dice basta a rifiuti e aziende pericolose

Ceresole dice basta a rifiuti e aziende pericolose

CERESOLE  Con una specifica variante al Piano regolatore, approvata all’unanimità,  il Comune tutela in modo significativo l’ambiente, in passato messo a rischio.
Non potranno più insediarsi, nel territorio di Ceresole, aziende che abbiano come attività primaria il trattamento di rifiuti in qualsiasi forma o che comportino rischi di incidenti rilevanti.
È una piccola variante al Piano regolatore comunale – approvata all’unanimità dai consiglieri – che però rappresenta una svolta storica nella tutela del patrimonio ambientale ceresolese.

inproma
Nella foto d’archivio, l’Inproma, azienda ceresolese che trasforma le carcasse animali e che, tempo fa, è stata oggetto di aspre contestazioni, ora rientrate anche grazie ai consistenti investimenti fatti per abbattere le emissioni.

La norma introdotta nel Piano regolatore preserva i «depositi temporanei dei propri rifiuti, derivanti dalla lavorazione del ciclo produttivo» in modo da non interferire con le aziende che, temporaneamente, devono trattare i propri rifiuti in attesa di smaltimento.
Sono ovviamente fatte salve le aziende con queste caratteristiche già insediate ed esistenti. Non sarà invece concessa, neanche ad aziende già esistenti la riconversione al trattamento rifiuti.

«Il territorio di Ceresole è stato per decenni a rischio ambientale, per l’interesse manifestato da alcune aziende ad aprirvi discariche e impianti trattamento rifiuti, così come, in tempi passati, ha visto insediarsi aziende insalubri», ha ricordato il consigliere Elio Becchis, concludendo: «Questa norma pone un freno importante a questo rischio, senza interferire con le attività delle tante imprese ceresolesi. Inoltre segue la delibera del Consiglio comunale che ha ribadito la volontà del Comune di aderire al Sic, Sito di interesse comunitario, per l’area di Tenuta Palermo».
Maresita Brandino

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