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Venerdì si inaugura il Teatro della pietra

Venerdì si inaugura il Teatro della pietra

BERGOLO Almeno tre dei cinque sensi troveranno soddisfazione entrando nel nuovo Teatro della pietra di Bergolo, realizzato nell’area ovest della pieve di San Sebastiano: l’udito, per ascoltare il rumore del vento che, in alta Langa, non manca mai; la vista, con il panorama mozzafiato che si può incontrare a 360 gradi, e l’olfatto grazie ai profumi delle piante che decorano l’area intorno alla nuova arena polifunzionale interrata.

L’imponente opera (400 metri quadrati con 150 posti a sedere) è stata costruita grazie al milione di euro che il Comune di Bergolo ha ricevuto con il programma “6mila campanili” del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il più piccolo paese dell’alta Langa era stato inserito nella prima parte di finanziamenti insieme con altri 114 Comuni italiani, essendo stato tra i più veloci a vincere la gara del click-day del 24 ottobre 2013. Ora, a meno di tre anni, tutto è pronto per l’inaugurazione. <EM>«Abbiamo costruito un anfiteatro all’avanguardia con parametri moderni in un’area affascinante, adiacente alla pieve romanica di San Sebastiano, rifacendoci a un modello di teatro greco. Si tratta di un luogo coperto, dove si terranno spettacoli, conferenze e dibattiti, ma con le pareti libere, come un cannocchiale verso il paesaggio», dice il sindaco Mario Marone.

La cerimonia d’inaugurazione si svolgerà venerdì 24 giugno, alle 19 con il saluto delle autorità, la presentazione del progetto, la benedizione e il rinfresco. Alle 21, il primo di una lunga serie di concerti nel Teatro della pietra con il gruppo Pentabrass, quintetto di ottoni del teatro Regio di Torino: Ivano Buat, Marco Rigoletti, Ugo Favaro, Vincent Lepape e Rudy Colusso.

L’arena, vero e proprio monumento all’uomo di Langa che con fatica ha forgiato nei secoli un territorio della “malora”, sarà accessibile tutto l’anno e non solo per i concerti. Alcune agenzie e tour operator hanno già mostrato il proprio interesse per lo sfruttamento turistico dell’area, mentre la pieve di San Sebastiano, risalente al XII secolo, è già utilizzata per dei matrimoni civili. Bergolo, paese con una settantina di abitanti, ha tutte le carte in regola per tornare a essere una meta turistica di prima importanza per l’alta Langa, com’era tra gli anni Settanta e Novanta.

Fabio Gallina

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