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Garelli, voce del Roero nella fondazione Crc

Garelli, voce del Roero nella fondazione Crc 1

CANALE Adesso c’è un canalese nel Consiglio generale della fondazione Crc. Si tratta di Giorgio Garelli, 45 anni, farmacista, ex consigliere comunale, nominato dalla Confcommercio provinciale, subentrando al direttore dell’Aca, Giuliano Viglione, eletto nel Cda della fondazione con il ruolo di vicepresidente anziano. Lo abbiamo intervistato.

Che cosa rappresenta per lei questo incarico?
«È un grande onore e una grande responsabilità far parte del Consiglio generale della fondazione. Notevole è l’importanza della fondazione per tutta la provincia, il cui tessuto socio-economico, negli ultimi anni, ha subìto duri colpi a causa della crisi. La fondazione può avere un ruolo decisivo nel promuovere lo sviluppo del territorio, attraverso i propri bandi, anche in collegamento con le istituzioni comunitarie e le associazioni di categoria».

Quale sarà il suo impegno?
«Sarò a disposizione degli amministratori locali e delle associazioni territoriali, affinché dispongano di un riferimento costante e vicino, al quale inoltrare istanze o chiedere chiarimenti. Sarà fondamentale la vicinanza ai territori per far sì che la fondazione venga vissuta come un’istituzione amica e disponibile al dialogo. Come sottolinea il presidente Giandomenico Genta, sarà fondamentale lavorare in sinergia: fondazione e territori, fondazione e associazioni di categoria e agire congiuntamente all’interno del Consiglio generale. Da soli magari si corre più veloci ma, insieme, aiutandosi a vicenda, si arriva più lontano».

La nomina è un onore e un onere. Ha dei ringraziamenti da rivolgere a qualcuno?«Ringrazio innanzitutto il presidente di Confcommercio, Ferruccio Dardanello, per aver avuto fiducia nella mia persona e per aver ascoltato l’invito di Roero e Langa ad avere una propria rappresentanza in Consiglio. Grazie ai sindaci che hanno sottoscritto la mia candidatura, all’onorevole Alberto Cirio, il quale si è battuto strenuamente affinché la voce dei territori fosse ascoltata dalle istituzioni preposte a indicare una propria rappresentanza all’interno del Consiglio della fondazione».

Elena Chiavero

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