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Asti-Cuneo: Biraghi consegna a Renzi un documento per il rilancio della provincia

Asti-Cuneo: Biraghi consegna a Renzi un documento per il rilancio della provincia

ASTI-CUNEO Una soluzione d’emergenza per il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo; un progetto di educazione alimentare per le scuole, “che si contrapponga alle ripetute campagne mediatiche di disinformazione di tipo allarmistico sull’alimentazione”; una difesa a spada tratta dell’operato virtuoso della Camera di Commercio di Cuneo, contro la prospettata riduzione dell’importo del diritto camerale.

Sono questi i grandi temi dell’associazione “Patto per lo Sviluppo” che ha prodotto un documento presentato sul tavolo del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la sua visita all’azienda Merlo di San Defendente di Cervasca.

Dai presidenti la richiesta a Renzi di occuparsi dell’Asti-Cuneo

I presidenti delle associazioni aderenti al Patto per lo sviluppo Delia Revelli, Enrico Allasia, Ferruccio Dardanello, Domenico Massimino e Franco Biraghi spiegano: «Questo si aggiunge all’impoverimento ormai sistematico del nostro territorio, che, penalizzato pesantemente da politiche torinocentriche messe in atto dai governi regionali che si sono succeduti, dopo l’abolizione della Provincia stenta a trovare un riferimento politico che lo tenga unito e che possa rappresentare la proprie istanze al governo nazionale. Temiamo che l’istituzione delle città metropolitane andrà a peggiorare questa situazione, lasciando territori promettenti e fertili come il nostro, ad un destino di marginalità ormai segnato».

Per quanto riguarda il completamento dell’Asti-Cuneo, il Patto per Lo sviluppo ha fatto sua la soluzione d’emergenza avanzata nei giorni scorsi da Confindustria, che permetterebbe di completare i pochi chilometri mancanti con una strada extraurbana secondaria che risolverebbe in tempi rapidi i problemi di traffico e sicurezza stradale e consentirebbe un enorme risparmio rispetto al progetto autostradale, fermo proprio perché troppo oneroso.

23,2 milioni di euro costerebbe contro gli oltre 760 milioni previsti. La strada d’emergenza, con poco più di 15 milioni di euro si potrebbe trasformare in superstrada, con un risparmio complessivo sul costo attuale dell’opera di almeno 700 milioni di euro e la soluzione definitiva del problema.

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