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Aca: “Asti-Cuneo una vergogna nazionale. Finitela!”

Aca: "Asti-Cuneo una vergogna nazionale. Finitela!"

ASTI-CUNEO Comincia con un “Finitela” scritto a caratteri cubitali l’inequivocabile nota che l’Aca associazione commercianti albesi ha inviato a Gazzetta. L’oggetto, è facile da immaginare, è l’eterna incompiuta Asti-Cuneo, a quasi venti anni dalla progettazione,

«L’Associazione Commercianti Albesi esprime il proprio totale e radicale disappunto rispetto all’ultima pantomima che vede giocare sulla pelle del territorio l’ennesima partita tra burocrazia e penuria finanziaria da un lato e l’emergenza viaria che condiziona il destino di centinaia, migliaia di imprese dell’area albese e braidese», spiegano i commercianti albesi che fanno riferimento alla proposta di Franco Biraghi di un collegamento non autostradale: «Nelle ultime settimane una proposta progettuale elaborata dalla Confindustria cuneese ha smosso le acque nelle quali l’autostrada A33 si è arenata dal 2012, anno in cui sono stati effettuati gli ultimi lavori».

“L’Asti-Cuneo è una vergogna nazionale”

L’Aca non usa mezzi termini definendo l’Asti-Cuneo una “Vergogna nazionale” per cui mancano i soldi e la voglia di intervenire. La proposta del Ministero delle Infrastrutture di ridimensionare il tunnel del lotto II.6 sotto la collina di Verduno portandolo “ad una sola canna è per l’Associazione Commercianti Albesi del tutto inaccettabile. «Un territorio che attende un’autostrada degna di questo nome da 30 anni non può ammettere soluzioni al ribasso da parte del Governo, dal quale ci si aspetta, invece, un progetto idoneo ed adeguato al valore sociale ed economico di quest’area, peraltro sito del patrimonio Unesco dei Paesaggi vitivinicoli i quali, qualora esistesse un’autostrada, andrebbero segnalati a caratteri cubitali».

L’Associazione commercianti albesi, in sostanza, sposa le parole del sindaco Maurizio Marello e chiede con forza che il Ministero delle Infrastrutture si esprima velocemente e inequivocabilmente sull’argomento Asti-Cuneo, garantendo che l’opera si farà e si farà in tempi rapidi.

L’Aca dal canto suo si impegna a portare il tema in discussione nell’assemblea dell’associazione delle Autonomie che verrà organizzata prossimamente, per condividere i contenuti della vicenda e favorire al riguardo una presa di posizione dell’intero territorio.

Marcello Pasquero

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