Da Govone ad Amatrice: l’assegno da 11mila euro e poi le scosse

Da Govone ad Amatrice: l'assegno da 11mila euro e poi le scosse 3
La delegazione govonese tra le macerie

 GOVONE Il racconto dei nove govonesi che hanno vissuto l’ultimo sisma ad Amatrice.
«Lei è il primo collega sindaco del Piemonte che viene a trovarci, a vedere dal vero». Sergio Pirozzi, primo cittadino di Amatrice allarga le braccia ad avvolgere in un solo gesto gli uffici comunali compressi in due container e Giampiero Novara, il sindaco di Govone che, insieme ad altri otto concittadini, rappresentanti delle diverse associazioni del paese, ha raggiunto uno dei paesi più colpiti dal sisma del 24 agosto per consegnare di persona un assegno da 11.381 euro.

Sono le 8 di sabato 29 ottobre, la delegazione govonese visita le macerie, si strizza nel minivan per far spazio a un impiegato che deve raggiungere la casa di pietra sventrata dal sisma, ascolta storie e silenzi, raccoglie lacrime. Per tutto il giorno non una scossa. Il sisma – il mostro che ogni tanto si sveglia e mangia qualcuno, come lo chiama Pirozzi – pare assopito, davvero. Poi al mattino dopo, alle 7.41, il mostro si sveglia. «È stato spaventoso: le gambe si muovono, senti i bicchieri cadere e puoi fare nulla», racconta Novara. «Ero sotto un architrave, tenevo d’occhio la soletta, se avessi visto delle crepe, sarei saltato dalla finestra», assicura Giuliano Murialdo, ingegnere di Canove.

Passate le scosse, la delegazione govonese è ripartita. «In queste settimane tutte le Pro loco delle frazioni, le associazioni, i volontari e anche i privati (come la pizzeria Le fate, che a settembre ha donato mille euro) hanno fatto molto per Amatrice», afferma Novara, annunciando: «Continueremo a raccogliere fondi, perché le emergenze sono troppe. E sarebbe potuto accadere a noi».

Nel numero di Gazzetta in edicola la testimonianza di uno dei volontari govonesi.

Ecco, nella fotogallery qui sotto, le immagini del viaggio.

Valeria Pelle

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