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Il Piemonte ai vertici nazionali ed europei nel trapianto di organi

Il Piemonte ai vertici nazionali ed europei nel trapianto di organi

TRAPIANTO ORGANI Il 2016 ha visto il Piemonte ritornare tra le regioni capofila in Italia sia per le donazioni che per i trapianti di organi. I dati relativi alle donazioni, hanno evidenziato un netto incremento rispetto al 2015, riportando il Piemonte su valori medi storici ben al di sopra della media nazionale.

Ad affermarlo: il Presidente della regione, Sergio Chiamparino, l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, il professor Antonio Amoroso, direttore del Centro Regionale Trapianti (Crt), il dottor Pier Paolo Donadio del Coordinamento regionale donazioni e prelievi di organi (Crp) ed il Presidente di Federsanità anci Piemonte,Gianpaolo Zanetta, che lunedì 19 dicembre hanno fatto il punto della situazione e ribadito l’esigenza di promuovere la cultura della donazione degli organi.

Grazie all’incremento dei donatori, nel 2016 si è assistito ad una ripresa dell’attività di trapianto, infatti al 30 novembre 2016 erano già stati superati i trapianti eseguiti nel 2015 (340 in 11 mesi del 2016 rispetto ai 298 nei 12 mesi del 2015). In particolare, a fine novembre 2016 sono stati effettuati 174 trapianti di rene, 124 di fegato, 21 di cuore, 21 di polmone e 2 di pancreas.

Una crescita, che si attesta a circa 25% in più rispetto al 2015. Grazie a questo, il numero di pazienti in attesa di trapianto non è ulteriormente aumentato, per la prima volta. In particolare, con l’attività degli ultimi 11 mesi è stato possibile superare, dall’inizio dell’attività trapiantologica piemontese, gli 8.000 trapianti: 8.145 trapianti, con i quali sono stati trapiantati 8.560 organi.

Per l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta: «Dobbiamo proseguire con lo stesso impegno anche nei prossimi anni. La solidarietà è un valore importante e la Regione sostiene il sistema dal punto di vista sanitario e di informazione ai cittadini, con la collaborazione delle associazioni di volontariato che svolgono un ruolo importante nelle attività di sensibilizzazione»

Molto positivo è anche l’andamento delle dichiarazioni di volontà dei cittadini raccolte presso gli uffici anagrafe nell’ambito dell’iniziativa di adeguamento normativo “Una scelta in Comune”. Ad oggi sono 143 i Comuni piemontesi che hanno già dato la loro adesione, 23 quelli abilitati ma non attivi, 255 i comuni in fase di abilitazione e 55 quelli in fase iniziale.

Una serie di iniziative di sensibilizzazione sono già in corso ed altre lo saranno nelle prossime settimane come “la lettera ai diciottenni”, la “veicolazione” del depliant informativo attraverso i principali periodici e la promozione della donazione mediante le testate giornalistiche web.

Piemonte regione di eccellenze nel campo dei trapianti

Il Piemonte è un’eccellenza nel campo dei trapianti, con strutture come quelle dirette dal professor Salizzoni e dal professor Rinaldi che sono all’avanguardia in Italia ed in Europa per qualità e quantità degli interventi.

A inizio dicembre, nella Città della salute e della scienza di Torino, sono stati effettuati due interventi eccezionali. Per la prima volta al mondo, è stato trapiantato un rene al posto della milza con una tecnica innovativa e rivoluzionaria su una bimba che dalla nascita non ha potuto bere ed urinare.

Pochi giorni prima, per la prima volta in Italia e la seconda al mondo, un polmone donato è stato guarito con una particolare tecnica per poi essere trapiantato con successo su una donna.

Come detto erano presenti i Professori Mauro Salizzoni e Mauro Rinaldi e il professor Luigi Biancone dell’Università di Torino, il cui studio sui trapianti di rene sugli anziani eseguiti alle Molinette di Torino è stato pubblicato sulla più prestigiosa rivista scientifica nefrologica americana (Clinical journal of the American society of nephrology) ed ha  ricevuto anche un importante riscontro mediatico negli Stati Uniti con le interviste su New York Times, Cnn e Khn.

Il presidente Sergio Chiamparino dichiara: «È innegabile, siamo di fronte a una assoluta eccellenza nazionale e internazionale, e sono le cronache a raccontarci i successi quasi quotidiani della trapiantistica torinese. Vogliamo sottolineare l’impegno della Regione il cui lavoro ha permesso, negli ultimi due anni, di invertire una tendenza negativa e riportare il Piemonte alle prime posizioni anche dal punto di vista della cultura diffusa tra i nostri cittadini»

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