ROMA La carne di “Vitellone Piemontese della coscia” ha ottenuto l’Igp Indicazione geografica protetta, dopo un iter burocratico partito nel 2009 e fortemente sostenuto dagli allevatori di Coldiretti.
Secondo la presidente Delia Revelli: «È un risultato che arriva dopo anni di lavoro di Coldiretti Piemonte e che riconosce lo straordinario valore della piu’ importante razza bovina da carne Made in Italy. L’Igp va a tutelare finalmente la qualità di altissimo livello di questa carne, prodotta dai nostri allevatori e conosciuta in tutto il mondo».
La razza bovina piemontese conta oltre 350 mila capi con 6 mila aziende impegnate nell’allevamento, sia tradizionale sia legato al pascolamento in alpeggio garantendo il presidio delle montagne e dei territori svantaggiati.
Annualmente sono impiegati oltre 15 mila addetti per un fatturato che, per il solo allevamento, vale oltre 500 milioni di Euro e per l’intera filiera, comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione ed il sezionamento, raggiunge il miliardo e 30 milioni di Euro.
Il riconoscimento è arrivato anche grazie alla collaborazione di Coldiretti con Coalvi, l’Anaborapi, l’Arap Piemonte e l’Asprocarne.
L’Indicazione Geografica Protetta “Vitellone Piemontese della coscia” sarà riservata alle carni ottenute dalla macellazione di bovini maschi e femmine di razza Piemontese iscritti al relativo Libro Genealogico o figli di genitori entrambi iscritti al Libro Genealogico, di eta’ superiore a 12 mesi, allevati e ingrassati, dallo svezzamento alla macellazione, nella zona di produzione che riguarda nella regione Piemonte le province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino ed alcuni comuni della provincia di Biella, di Novara e di Vercelli.