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Lungodegenza di Canale: l’Asl conferma il cambiamento

A Canale si prospetta la trasformazione del reparto lungodegenza

CANALE Manca poco meno di un mese alla trasformazione del reparto di lungodegenza dell’ospedale di Canale in Cavs (Continuità assistenziale a valenza sanitaria).
Se da un lato non sono previsti rinvii, come conferma il direttore generale dell’Asl Cn2, Danilo Bono, che ribadisce quanto già dichiarato nei mesi scorsi e sottolinea come i cittadini possano dormire sonni tranquilli poiché l’attività della struttura, per loro, proseguirà normalmente, dall’altro c’è chi non si arrende.

Risale infatti a pochi giorni fa l’azione promossa dai sindaci della sinistra Tanaro che, attraverso una lettera inviata in Regione, chiedevano spiegazioni al governo regionale ed elencavano le proprie perplessità in merito alla trasformazione.
«L’assessore alla sanità Antonio Saitta, dopo pochi giorni dall’invio della lettera, firmata da molti primi cittadini del Roero, ci ha risposto fissando un incontro giovedì 15 dicembre in Regione», ha annunciato soddisfatto il sindaco di Canale Enrico Faccenda.

«Siamo rimasti stupiti per la rapidità nella risposta, che è pervenuta in Comune nella mattinata di venerdì 2 dicembre», sottolinea il primo cittadino canalese, anticipando: «Illustreremo le nostre opinioni, chiedendo un mantenimento dell’attuale servizio e dell’organico sanitario oltre alla presenza costante dei medici».

I sindaci della sinistra Tanaro da tempo, infatti, si stavano battendo per avere spiegazioni in merito alla trasformazione. Con l’allora presidente Marco Perosino, avevano inviato, mesi fa, due lettere per richiedere delucidazioni e un incontro al presidente delle Regione Sergio Chiamparino e all’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta. Ma non avevano ricevuto risposta.

«Sappiamo che la trasformazione della lungodegenza in Cavs toccherà anche altre sedi in Piemonte», ha detto Perosino. «Nel caso di Canale cambierà qualcosa nell’assistenza ma il reparto rimarrà, pur perdendo qualche ora di assistenza sanitaria notturna».

Solidarietà alla città di Canale è stata espressa dal neopresidente dei sindaci del Roero Franco Artusio. «Durante la prima riunione farò il punto della situazione con i colleghi. Tanti Municipi hanno aderito all’azione intrapresa da Canale; saremo in prima linea, dispiaciuti e amareggiati per quanto sta accadendo».

Il direttore dell’Asl Cn2 Danilo Bono non ha dubbi e conferma nel 1° gennaio 2017 la data di trasformazione della lungodegenza in Cavs. «A variare sarà il tipo di assistenza; si manterranno gli attuali 18 posti letto, suddivisi in 12 Cavs e 6 letti di prossimità. Mentre i primi saranno gestiti dai medici ospedalieri, dei 6 letti di prossimità, che verranno allestiti a Canale, disporranno i medici di base della zona. Garantiamo a questa struttura un livello di assistenza maggiore rispetto a quella prevista, mantenendo una qualità di servizio più che accettabile».

Bono ha ipotizzato addirittura di implementare i servizi a Canale e pure in altre strutture assistenziali sul territorio, in adempimento alla nuova delibera regionale riferita alle cure primarie. «Stiamo pensando a una estensione dell’attività aggregata dei medici, incrementando le risorse messe a disposizione sul territorio, per offrire al cittadino servizi maggiori e più efficienti».
Elena Chiavero

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