Un albergo diffuso tra le case di pietra

Un albergo diffuso tra le case di pietra
L'edificio di borgata Cavallini che ospiterà la sede del museo.

PAROLDO La borgata più caratteristica del paese (cuore, a novembre, della celebre veglia della bagna cauda che porta a Paroldo un migliaio di persone) potrebbe diventare un albergo diffuso e sede dell’ecomuseo della pastorizia.

Da anni il sindaco Piercarlo Adami ha progetti ambiziosi per borgata Cavallini, suggestivo nucleo di case in pietra a pochi passi dalla piazza principale. Nel corso degli anni, i fabbricati sono stati acquistati del Comune che ha avviato un pregevole lavoro di recupero. Ora, si inizia a pensare a come valorizzare la borgata e la scelta è caduta sulla realizzazione di un albergo diffuso (struttura ricettiva formata da più stabili vicini e con una gestione unitaria) e di un ecomuseo dedicato all’allevamento di ovini.

Il progetto del Comune di Paroldo, curato dall’architetto Andrea Briatore, prevede che borgata Cavallini ospiti ecomuseo e reception dell’albergo diffuso. Il costo complessivo dell’operazione si aggira sul milione e mezzo di euro. La gestione della struttura potrebbe dare lavoro a 2-3 persone, numeri piccoli, ma non piccolissimi in un paese di poco più di 200 abitanti. L’albergo diffuso svolgerà unicamente attività ricettiva; per i clienti potrebbero essere attivate convenzioni con trattorie e agriturismi.

La definizione di contenuti e caratteristiche dell’ecomuseo della pastorizia è stata affidata al professor Rinaldo Comba e in primavera è probabile che venga presentato il progetto. Per il sostegno finanziario si conta sul coinvolgimento delle fondazioni bancarie, mentre per l’albergo diffuso il sindaco confida nella legge regionale sulle attività ricettive extralberghiere in via di approvazione.

Il primo albergo diffuso è nato nel 1982 in Friuli, ma il primo progetto completo è stato avviato a San Leo, in Romagna, nel 1989. La prima regione a dotarsi di una legge in materia è stata la Sardegna nel 1998, mentre il primo albergo diffuso del Piemonte è nato a Canosio, in Valle Maira.

Corrado Olocco

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