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L’Ecomuseo delle rocche guida il turismo outdoor del Roero

Dal Psr 1,8 milioni per la rete di sentieri tra Langhe e Roero 1

MONTÀ  Il bilancio si attesta sui 100mila euro e segna qualche utile
L’anno nuovo manda in archivio un’altra eccellente annata per l’associazione Ecomuseo delle rocche del Roero, costituita dal Comune di Montà nel 2008 e partecipata anche dal Museo arti e mestieri di un tempo di Cisterna. L’associazione, che dal 2012 è guidata dall’ex presidente della Pro loco montatese, Andrea Cauda, ha la sua sede operativa a Montà nella piazzetta della vecchia segheria, dispone (grazie a un comodato d’uso concesso dal Comune) del centro outdoor in località San Grato e si avvale della collaborazione di due dipendenti, assunte a tempo indeterminato.

Il bilancio del 2016, in via di definizione, sfiora i 100mila euro, con un saldo positivo di qualche migliaio di euro. A fornire i dati Beppe Costa, sindaco di Montà e presidente degli Ecomusei piemontesi: «L’associazione si regge grazie al contributo annuale del Comune di Montà. La Regione concorre mediamente con circa 30mila euro l’anno (sulla base di un piano delle attività approvato e rendicontato); purtroppo liquidati con una tempistica che lascia a desiderare».

Altre entrate sono state ottenute tramite la partecipazione a bandi delle fondazioni bancarie, mentre sono in crescita le risorse derivanti dalla vendita di servizi diretti. «Quanto alle uscite», riprende Costa, «la voce più consistente è la spesa per il personale, di poco superiore ai 50mila euro, quindi la manutenzione sentieristica, 20mila euro, la promozione, 13mila euro. Importi inferiori riguardano utenze, fornitura di servizi e l’organizzazione di eventi».

Centrale, tra le attività, è la manutenzione ordinaria della rete sentieristica. Basti pensare che, dagli originari 50 chilometri di itinerari allestiti a Montà e Pocapaglia, oggi, in seguito a specifici accordi con i Comuni, l’Ecomuseo monitora, mantiene e anima una rete di oltre 200 chilometri di sentieri allestiti in 16 Comuni.

«Col Piano di sviluppo rurale in fase di progettazione definitiva/esecutiva, si arriverà a 250 chilometri di sentieri, insistenti su 20 Comuni», anticipa il sindaco di Montà. «Negli ultimi due anni si sono snellite le procedure operative, grazie alla preziosa collaborazione con associazioni e singoli volontari. Abbiamo quindi ora una rete affidabile ed efficiente di sentinelle, pronte a segnalare eventuali criticità».

Costa prosegue, delineando il futuro: «Si sta lavorando per intercettare sempre di più e meglio i ciclo-escursionisti, con la creazione di servizi dedicati (strutture ricettive attrezzate, noleggio, ricarica bici elettriche, negozi e officine specializzate, tracciati Gps, carte sentieristiche dedicate) e di una rete di itinerari ben segnalati da percorrere in bici».

E conclude con soddisfazione: «Mi fa piacere affermare che i buoni rapporti sia con enti pubblici sia con operatori privati, oltre a garantire il buon esito delle nostre attività di ricerca, didattica, tutela e conservazione del patrimonio materiale e immateriale di comunità, ci consentono di affrontare col giusto slancio sfide sempre nuove e di essere, grazie all’esperienza acquisita, il punto di riferimento operativo per l’outdoor del Roero».

Giorgio Babbiotti

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