Lupi avvistati anche nella bassa Langa

Lupi avvistati anche nella bassa Langa

IL CASO Erano le 19.45 di mercoledì primo febbraio quando, in via Ferreri, a Rodello, è stato avvistato e filmato un lupo. Antonella Tempera stava rientrando a casa; poco prima aveva sentito il figlio che l’aveva invitata a essere prudente perché aveva intravisto un lupo. La signora, quando torna a casa, ha l’abitudine di accendere la videocamera del cellulare sistemandola sul cruscotto dell’auto con un apposito piedistallo. Spesso ha ripreso cinghiali, caprioli, lepri. Poi manda i filmati al nipote che abita in Sicilia. Non si sarebbe però aspettata di riuscire una sera a immortalare un lupo. Invece, poco prima di rientrare a casa, l’animale ha fatto capolino e si è bloccato, abbagliato dai fari dell’auto. Antonella si è fermata, ha ingrandito l’immagine e lo ha ripreso fino a quando se n’è andato. «Era tranquillo. Si è girato a destra e sinistra, incerto, prima di andarsene. A un certo punto si è fermato un attimo per distendere le zampe e poi si è allontanato nei noccioleti», racconta Antonella Tempera.

Forse è la prima volta che un lupo viene ripreso nei dintorni di Rodello, ma non è la prima volta che se ne avverte la presenza in bassa Langa. Anche a Diano pare che un tartufaio ne abbia incontrati.

Commenta il sindaco di Rodello Franco Aledda: «Da un lato, pensare di andare a fare jogging con la possibilità di incontrare dei lupi spaventa, ma dall’altro la loro presenza potrebbe contribuire a ridurre quella di cinghiali e caprioli, che sono dannosi per l’agricoltura».

Forse il lupo si è avvicinato alle abitazioni a causa della neve, ma si era già fatto sentire in precedenza, sottolineato dal continuo abbaiare dei cani della borgata.

A proposito delle nuove segnalazioni sulla presenza di lupi in bassa Langa, i rappresentanti del progetto Life wolf Alps non prendono posizione e avvertono: «In passato qualche buontempone si è divertito a salvare fotogrammi e spacciarli come foto scattate in altri luoghi quali Masio, nell’Alessandrino, e Santo Stefano Roero», fanno sapere dall’ufficio stampa. «Anche sull’identità dell’animale bisogna prestare molta attenzione ed essere sempre critici. La maggior parte delle segnalazioni che ci arrivano si rivelano relative a cani lupo cecoslovacchi che vagano senza collare», proseguono i portavoce di Life wolf Alps.

«Siccome al momento non esiste alcuna documentazione certa rispetto alla presenza di lupi nell’Albese, qualunque segnalazione è interessante», prosegue la responsabile dell’ufficio stampa, che conclude: «Chiunque avesse voglia di contattare il progetto (l’indirizzo è info@lifewolfalps.eu) per segnalare avvistamenti o altri segni di presenza o predazioni aiuta senz’altro molto chi si occupa di monitoraggio. Ovviamente le segnalazioni devono essere il più precise possibile per essere utili, meglio se sono accompagnate da foto e dall’indicazione esatta del luogo di avvistamento».

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  • Il lupo che visse tre volte Life wolf Alps ha pubblicato sul suo sito una curiosa segnalazione: il filmato di Rodello è diventato “virale” e il lupo (o cane che sia) è stato spostato sia nel Roero che nell’Appennino…

Sul problema sono critici gli allevatori ovini dell’alta Langa. «Tra un po’ di tempo i lupi li vedrete anche ad Alba», afferma Claudio Adami, di Paroldo, che lo scorso anno ha perso una quindicina di capi uccisi dai lupi all’interno dei recinti. «Non dico che si debba aprire la caccia al lupo, ma è necessario intervenire. L’alta Langa non è come la montagna, dove ci sono grandi spazi e poca gente. Qui ci sono trifolao e turisti. C’è chi dice che il lupo non è un problema, ma temo che finirà per diventarlo», conclude Adami.

Aggiunge l’allevatore di Murazzano Franco Allaria: «Ho avuto sette pecore uccise: è tutto documentato. E altrettante sono sparite. Ho informato dell’accaduto Regione, Provincia, Asl e Forestale. Dicono che con i lupi bisogna conviverci: va bene, ma nessuno risponde dei danni causati all’allevamento». Dello stesso parere Carlo Giordano, di Bossolasco, che nell’agosto scorso ha avuto due pecore uccise a pochi metri dalla cascina: «Il veterinario ha accertato che erano stati i lupi. E, oltre al danno, i costi di smaltimento delle carcasse sono a nostro carico. Il problema va risolto in qualche modo. Dicono che i lupi vanno salvaguardati. E noi che facciamo? Ci teniamo i danni?».

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