Niente rottamazione delle multe e delle tasse non pagate per Alba

Un nuovo bando per riscuotere diversi tributi comunali

ALBA Con una delibera di Giunta, il Comune di Alba ha deciso di non aderire alla “rottamazione” delle cartelle esattoriali comunali.
Il provvedimento, originariamente previsto solo per Equitalia, è stato esteso agli enti pubblici che si sono affidati ad altre agenzie di riscossione, con la possibilità di presentare la loro adesione entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma.
L’argomento è stato affrontato dalla terza commissione consiliare e l’assessore al bilancio Luigi Garassino ha illustrato la posizione della Giunta albese: «Nonostante la misura possa rappresentare un’opportunità per recuperare i crediti insoluti – circa 7 milioni di euro, di cui la metà sono multe – siamo orientati verso la non adesione». In primo luogo, si vuole evitare «una disparità di trattamento tra quel 90% di albesi che pagano le tasse e il restante 10% rimasto insolvente». Per poi affrontare il risvolto pratico della questione: «È un meccanismo complesso da attuare, a fronte delle poche richieste arrivate agli uffici comunali».
Compatta la maggioranza, che ha sottolineato «il rischio di concedere una sanatoria che potrebbe creare delle aspettative di ripetizione», hanno precisato i consiglieri del Pd William Revello e Claudio Tibaldi. In aggiunta, Roberto Giachino (Alba attiva e solidale) ha posto l’accento sulle «agevolazioni che il Comune mette già a disposizione dei cittadini in difficoltà». Anche il consigliere pentastellato Ivano Martinetti si è dichiarato in linea con la Giunta, definendo il decreto «iniquo». <EM>Dall’altro lato, i consiglieri dell’opposizione hanno evidenziato l’importanza che tale misura potrebbe rivestire: «La Giunta presuppone che sia sbagliato agevolare gli evasori», hanno affermato Carlo Bo e Gionni Marengo (Forza Italia), «quando moltissime persone non riescono a pagare le tasse perché realmente privi di mezzi».
Posizione condivisa da Domenico Boeri (Per Alba): «La rottamazione darebbe un aiuto ai concittadini in difficoltà, anche se il pagamento rateale, di cui le prime tre parti devono essere saldate nel 2017, risulta piuttosto difficile da adempiere».
Francesca Pinaffo

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