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Senza autostrada: nella zona di Alba registrati 251 feriti

ALBA Quanto costa l’assenza dell’Asti-Cuneo in termini di tempo e di vite umane? Basta consultare i dati che l’Aci Cuneo ha consegnato al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio nella sua visita a Cuneo.
Nel report si spiega: «L’assenza del lotto 2.6 dell’autostrada A33 Asti-Cuneo fa convogliare il traffico leggero e pesante sulla statale 231, aumentando a dismisura il rischio di incidenti, anche mortali. Dal 2013 a marzo 2016 la zona tra Santa Vittoria, Pocapaglia, Monticello, Cherasco, Bra e Alba è stata teatro di 144 incidenti con lesioni, per un totale di 251 automobilisti feriti e 4 casi di decesso».
Dati allarmanti che il presidente dell’Aci Cuneo Brunello Olivero commenta così: «Crediamo sia giunto il tempo di dare all’intera provincia Granda tempi certi e definitivi sulla ripresa dei lavori, per portare a compimento un’opera indispensabile non solo per rendere più competitiva la nostra provincia, ma anche per assicurarle quel grado di sicurezza stradale che da troppo tempo rincorre».

Dal 2010 al 2015 in provincia di Cuneo 315 morti

I numeri, purtroppo, descrivono una provincia Granda a elevato tasso di incidentalità e mortalità: dal 2010 al 2015 in provincia di Cuneo si sono verificati 8.098 incidenti stradali con lesioni (per una media di 1.350 all’anno). Nello stesso periodo si sono contati 315 decessi (media di 52,5 all’anno) e 12.323 feriti (media di 2.053 all’anno). Olivero conclude: «Si tratta di cifre drammatiche. In particolare, nel 2015, si è verificato un incidente mortale a settimana. Molti di questi incidenti avvengono soprattutto su strade urbane, seguono le strade provinciali e, quindi, quelle statali».
Marcello Pasquero

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