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Bolla avverte: “Alba non può perdere le opere complementari dell’Asti-Cuneo” e lancia una raccolta firme

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ALBA Quanto costerà alla città di Alba non realizzare le opere complementari all’autostrada Asti-Cuneo nei prossimi dieci anni? “Oltre 200 milioni di euro” secondo il consigliere d’opposizione Emanuele Bolla.

Il giovane esponente di Fratelli d’Italia lancia l’allarme: «In base alle stime di traffico del nostro Piano regolatore e tenendo in considerazione il costante aumento del traffico in città, possiamo dire che le opere complementari farebbero risparmiare agli automobilisti circa 8-10 milioni di euro all’anno in minor tempo perso nel traffico Albese, a cui vanno aggiunti tutti i benefici non monetizzabili come ad esempio il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione delle polveri sottili dovuta alla fluidificazione del traffico».

Le opere complementari a cui fa riferimento Bolla sono: il terzo ponte sul Tanaro con collegamento tra via Rio Misureto e svincolo del Mogliasso (circa 38 milioni di euro), l’adeguamento della Tangenziale di Alba (35 milioni di euro), la strada di collegamento tra lo svincolo del Mogliasso, strada Guarene e corso Canale (5,7 milioni di euro), l’adeguamento per collegamento area Albese  e Braidese con i caselli Alba-Ovest e di Cherasco, variante di Pollenzo e relativi adeguamenti (2,2 milioni di euro), la realizzazione del collegamento fra viabilità ordinaria ed accesso nuovo Ospedale  (15,5 milioni di euro), l’adeguamento della Sp7 (25 milioni di euro) e il collegamento tra la rotonda della vigna e corso Europa.

Una rivoluzione della viabilità che Alba, soffocata dal traffico, aspetta da decenni, subordinata, però alla realizzazione del lotto 2.6 dell’autostrada, da Cherasco a Cantina Roddi: «Se l’autostrada non venisse completata gli Albesi si vedrebbero privati di tutte le opere complementari oggetto dell’accordo, del 2012, con il Concessionario Asti-Cuneo e che valgono circa 120 milioni di euro. Il Concessionario dovrebbe contribuire per poco più di 100 milioni di euro, a cui si dovrebbero aggiungere 17,5 milioni a cofinanziamento pubblico. Queste opere non sono un capriccio del territorio, ma sono indispensabili per far sì che la viabilità di Alba non collassi sotto il peso del traffico autostradale, anche in considerazione del fatto che la viabilità cittadina è già fortemente provata dal traffico ordinario, aumentato negli ultimi anni del 30%.

«Con le nuove opere il traffico sul ponte Albertino sarebbe ridotto almeno del 30%, stesso discorso in via Dario Scaglione con una riduzione del 33%, e nel complesso del 50% al Rondò che Gazzetta ha classificato come nodo maggiormente trafficato di tutta la Provincia», aggiunge Bolla che conclude: «La partita non si gioca solo ad Alba, ma anche sulla Sp7 che oggi non può essere considerata la strada di collegamento verso l’ospedale. E’ fondamentale che tutto il territorio si muova compatto, non possiamo permetterci di perdere l’autostrada e le opere complementari».

Su questo tema il consigliere Emanuele Bolla lancia una raccolta firme dalle 10 alle 12 di fronte ai magazzini ex Pace di piazza san Francesco e dalle 16 alle 18 in via Maestra.

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Marcello Pasquero

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