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Carcere di Alba, entro un mese il programma per la riapertura

Tutto tace sul destino del carcere albese
Il carcere Montalto di Alba

ROMA Nel question time di oggi, mercoledì 17 maggio, alla Camera dei Deputati si è tornato a parlare del carcere di Alba, chiuso dal gennaio 2016 in seguito a tre casi di legionellosi.

Chiede il deputato albese Mariano Rabino, presidente di Scelta Civica: «Quali saranno le tempistiche di riapertura della struttura?». Mariano Rabino lascia Sc ed entra in un nuovo partito con Verdini

Nel frattempo alcuni lavori sono stati fatti nel reparto di più recente costruzione e il ministro della giustizia Andrea Orlando ha qualche dettaglio: «Sono state ultimate le opere di adeguamento e ripristino e sono stati effettuati 9 campionamenti di acqua. Si è in attesa dei risultati delle analisi, indispensabili per la revoca del divieto di erogazione dell’acqua e, dunque ,per consentire l’apertura del reparto.  Quanto ai lavori programmati per la riapertura dell’intero complesso carcerario, non sono stati forniti elementi di aggiornamento in merito all’avanzamento dei relativi procedimenti. Dedicherò la massima attenzione affinché entro un mese sia definito un calendario specifico».

«Si tratta di un’operazione complessa – chiude Rabino  invitando il Ministro «a individuare con celerità un  programma risolutivo e conclusivo, perché Alessandro Prandi, garante dei detenuti del carcere albese, Bruno Mellano, garante dei detenuti in Piemonte, insieme all’avvocato Roberto Ponzio, che tutela il personale operativo, e alcune persone che lavorano in carcere e vogliono bene a questa struttura, come Paolo Lorusso e Agostino Giuliano, quotidianamente ci sollecitano. Pertanto vorremmo si arrivasse a una soluzione la più tempestiva possibile».

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