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A Guarene la memoria si salva come a Spoon River

A Guarene la memoria si salva come a Spoon River

GUARENE Sabato 20 e sabato 27 due spettacoli nel palazzo Rebaudengo
Se un parroco freddato in chiesa è una di quelle notizie che sconvolgono oggi, l’effetto dev’essere stato ancora più dirompente nella quotidianità di un paesino del 1825. Grazia Delpiano parla di un «lavoro sulla memoria e sulla riconciliazione» mentre racconta degli studi che ha condotto sul “tragico fatto di cronaca avvenuto nel 1825 nella comunità guarenese” e che, sabato 20 maggio alle 21 nel palazzo Rebaudengo in piazza Roma, verranno messi in scena, come spettacolo teatrale, dalla compagnia L’angelo azzurro e Lee Fry music.

La rappresentazione, organizzata dalla biblioteca Ferrero, sarà incentrata sulle testimonianze di numerosi personaggi coinvolti nella vicenda che permetteranno di svelare il mistero che sta alla base dell’efferato omicidio compiuto da Giuseppe Ferrero.

«Il mio studio parte da eventi reali, romanzati per creare una sceneggiatura», commenta Grazia Delpiano, che aggiunge: «Non voglio anticipare troppi elementi ma posso dire che dopo le ricerche ritengo che le ragioni di questo omicidio non siano quelle che sono sempre state raccontate».

Quella del 20 maggio sarà solo la prima di due rappresentazioni (entrambe a ingresso libero) che puntano a conservare la memoria. Come una nuova Spoon River, la città raccontata da Edgar Lee Master attraverso gli epitaffi dei suoi abitanti, anche Guarene tornerà indietro nel tempo attraverso le testimonianze dei suoi cittadini. Delpiano chiarisce: «Per il secondo appuntamento, sabato 27 maggio alle 21 sempre nel palazzo Rebaudengo, ho raccolto i racconti e i ricordi dei guarenesi e ricostruito le storie di piccoli, grandi personaggi del paese che oggi non ci sono più».

a.m.a.

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