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Migranti: il Comune di La Morra è disposto a cercare una soluzione

L'attesa è finita: i rifugiati sono al lavoro

LA MORRA Idee in corso. Per poter rendere più tranquilla la permanenza dei circa 60 immigrati all’hotel Santa Maria si stanno muovendo un po’ tutti. Il Comune, la Prefettura e gli stessi titolari della struttura ricettiva che da ottobre 2016 ospita queste persone.

Da martedì 30 maggio l’atmosfera si è fatta un po’ tesa. Muniti di cartelloni, alcuni ospiti hanno protestato sulla piazza della frazione per tre motivi: cibo scarso e sempre uguale, la mancanza di medicinali e la lunga attesa per ricevere la documentazione del permesso di soggiorno per poter scrivere un curriculum e cercare un lavoro. “Niente condizioni, la nostra vita ci manca” è la frase emblematica ripetuta sui cartelloni e a voce da parte dei manifestanti. Ed è questa la condizione di normalità che loro vogliono.

Dall’Amministrazione comunale fanno sapere che «Il Comune di La Morra è disposto a cercare una soluzione che possa soddisfare questi giovani. Pur non essendo obbligati come istituzione, lo facciamo in primis come lamorresi, vedendo anche come i compaesani si sono sempre dimostrati attenti a questi ospiti provenienti da vari paesi dell’Africa. Finora  i rapporti con loro sono stati corretti. Gli ospiti dell’hotel hanno ricevuto vestiario anche dai cittadini e dalla Caritas di La Morra, alcuni frequentano la Messa nella frazione o nel capoluogo, hanno partecipato alla Festa di San Martino in modo attivo e prendono anche l’aperitivo con i cittadini».

Dal colloquio telefonico tra il sindaco Marialuisa Ascheri e il viceprefetto è emersa la necessità di impegnare gli immigrati in lavori socialmente utili, come, ad esempio, sta succedendo da alcuni mesi a Roddi.

Livio Oggero

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