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Asti-Cuneo, Cirio avverte: «La trattativa non è ancora chiusa, attenzione ad annunci prematuri»

Giovanni Monchiero torna a interrogare il ministro Delrio sull'Asti-Cuneo
Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

ASTI-CUNEO «Sappiamo con certezza che la trattativa non è ancora chiusa»sottolinea l’eurodeputato Alberto Cirio, intervenendo sulla notizia di una presunta proroga sulle concessioni autostradali autorizzata in queste ore dall’Unione Europea per consentire il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo.

«Starei attento – aggiunge Cirio – sul fare annunci prematuri che potrebbero interferire con le decisioni che la Commissione europea sta ancora valutando».

Il riferimento è all’annuncio del vice-presidente della commissione trasporti del Senato Stefano Esposito, rilanciato da alcuni giornali locali e nazionali, che il garante della concorrenza europeo avrebbe autorizzato la proroga di 4 anni per la Torino-Milano a Satap, società del gruppo Gavio, proprietario del 65% dell’Asti-Cuneo, dando il via all’iter per finanziare l’Asti-Cuneo.

Un via libera nell’aria da alcune settimane, come ricordato dal parlamentare Mino Taricco, di fronte all’assemblea del tavolo delle autonomie, nella sede dell’Aca, a maggio, ma che non sarebbe arrivato e che in ogni caso non vorrebbe dire automaticamente la riapertura del cantiere dell’Asti-Cuneo come spiega l’onorevole in quota al Pd: «La trattativa è in fase molto avanzata, ma fin quando non avremo le firme a suggellare l’accordo, l’invito è a non lanciare proclami che potrebbero avere effetti negativi. In ogni caso dopo il parere positivo di Bruxelles servirà la fumata bianca anche tra il Ministero dei trasporti e la concessionaria».

Una volta ottenuto il nulla osta dell’Unione Europea, infatti, il Ministro Delrio sarà chiamato alla difficile mediazione con Gavio per strappare oltre all’Asti-Cuneo quanto più possibile degli oltre 100 milioni di euro di valore delle opere di compensazione, tra cui il fondamentale collegamento con l’ospedale di Verduno.

Un doppio tavolo su cui si gioca il futuro di un’autostrada progettata nel 1990 su cui si cerca di mettere, finalmente, la parola “Fine”.

Invita alla calma anche il deputato albese Mariano Rabino: «Aspetto l’ufficialità del Governo italiano attraverso le parole del ministro Graziano Delrio che aveva promesso di arrivare ad una soluzione definitiva entro il mese di giugno. Confido che il lavoro di tutti gli operatori interessati sia davvero stato capace di produrre finalmente l’apertura dei cantieri dei lotti albesi. Non mi lascio andare a trionfalismi di maniera perché troppe volte ci siamo illusi e poi abbiamo avuto sonore delusioni. Rimaniamo vigili e stiamo sul pezzo».

Marcello Pasquero

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