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Migranti. L’esempio positivo di Cascina Belvedere di Ceresole

Migranti. L'esempio positivo di Cascina Belvedere di Ceresole

MIGRANTI Al tema delle persone richiedenti asilo, più che mai di attualità sia sul piano nazionale sia su quello strettamente locale, come dimostrano le polemiche di La Morra e i dibattiti di America dei Boschi a Pocapaglia,  Gazzetta dedica un ampio servizio all’interno del numero che sarà in edicola domani martedì 6 giugno.

Per introdurre il servizio, ecco una testimonianza da Ceresole.

Sono venti gli uomini richiedenti asilo ospiti di cascina Belvedere di Ceresole, e nei giorni scorsi sono anche stati in Comune accolti dal sindaco Franco Olocco e dal vice sindaco Matteo Sona che hanno spiegato loro il funzionamento della struttura comunale e i servizi erogati.  In effetti anche quattro di questi ospiti, a turno, collaborano con l’amministrazione comunale impegnandosi nei lavori di manutenzione del verde e anche in altri interventi come quando quattro ragazzi del Gambia hanno ripulito il sentiero verso il santuario Madonna delle Rose. Dal 2014 a Cascina Belvedere, una struttura di proprietà della fondazione Difesa fanciulli, ospita persone richiedenti asilo .

Spiega Alberto Thea responsabile della Fondazione: «I profughi sono seguiti dal personale della Fondazione per pratiche e incombenze varie, da un mediatore culturale e dal personale dell’Istituto comprensivo scolastico di Sommariva Bosco che viene in cascina per insegnare l’italiano. Ritengo che gli uomini siano ben inseriti e ben accolti grazie alla disponibilità della popolazione.  Responsabile della struttura è Lorenzo Bruno, colonna portante e “anima” di cascina Belvedere; Lorenzo segue in particolare l’attività agricola che si sviluppa in un’area di oltre 20mila metri quadrati, con anche due serre dove si coltivano fragole e ortaggi con l’aiuto dei profughi. I ragazzi restano con noi mediamente un anno, in questo periodo due hanno trovato lavoro in una azienda del territorio».

«I ragazzi di cascina Belvedere  sono parte della nostra comunità – afferma il sindaco – L’incontro in Comune è stata l’occasione per conoscere meglio queste persone arrivate da realtà molto diverse dalle nostre che hanno scelto di impegnarsi a favore del nostro paese».

m.b.

 

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