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Ondate di calore: rischio per persone fragili, gestanti e chi lavora all’aperto

Ondate di calore: rischio per persone fragili, gestanti e chi lavora all’aperto

SALUTE È arrivata la prima vera ondata di calore della stagione, con un picco di 35 gradi. Il Comune e l’Arpa segnalano la previsione di ondate di calore e dei livelli di ozono nell’aria. Il sindaco ha raccomandato ai cittadini di tenersi informati sulla situazione meteo, e di adottare comportamenti che prevengano gli effetti del caldo sulla salute.

«Se a qualcuno le segnalazioni e i consigli sulle attenzioni alle ondate di calore possono sembrare ovvietà, visto che il caldo è una costante dell’estate», spiega Attilio Clerico, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl, «va però segnalato che ci sono delle fasce deboli per le quali le alte temperature possono essere pericolose: penso in particolare agli anziani, che non percepiscono allo stesso modo il caldo e lo stimolo della sete».

Consigli utili

Pertanto è sempre utile ricordare i consigli per affrontare al meglio le ondate di calore, come sintetizzati dal Ministero della salute: innanzitutto indossare un abbigliamento non aderente e leggero; rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro; ridurre la temperatura corporea con bagni e docce con acqua tiepida e bagnando viso e braccia con acqua fresca; ridurre il livello di attività fisica; uscire di casa nelle ore meno calde della giornata; bere con regolarità e alimentarsi prediligendo cibi leggeri, frutta e verdura; se si sale in macchina dopo che è stata al sole, tenere per alcuni minuti gli sportelli aperti; non lasciare mai persone o animali nell’abitacolo, neanche per pochi minuti; conservare correttamente i farmaci, in particolare tenendo in frigorifero quelli per cui è prevista una temperatura di conservazione non superiore a 25-30 gradi.

Alcuni suggerimenti del Ministero riguardano le persone a rischio: anziani con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete) e chi assume farmaci regolarmente devono consultare il medico per eventuali aggiornamenti della terapia e segnalargli qualsiasi malessere, anche lieve. Mai, quindi, sospendere di propria iniziativa le terapie in corso. Serve cautela anche se si è in stato di gravidanza: durante le ondate di calore è più elevato il rischio di nascite premature, perché il caldo può aumentare il livello di alcuni ormoni che inducono le contrazioni del parto.

Se si svolge un’attività lavorativa all’aperto (agricoltori, giardinieri, nell’edilizia) occorre evitare la disidratazione, i colpi di calore e quelli da esposizione intensa alle radiazioni solari, alternando momenti di lavoro con pause prolungate in luoghi rinfrescati e usando un vestiario idoneo (abiti leggeri e traspiranti, copricapo e occhiali da sole) e creme protettive con filtro solare. Inoltre occorre bere regolarmente per compensare le perdite di liquidi causate dalla traspirazione.

a.r.

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