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Il Roero Arneis conquista il grande cinema al Globo d’oro

Il Roero Arneis conquista il grande cinema al Globo d'oro 5

ROMA Brindisi tutto roerino per Dario Argento in onore del Globo d’oro
Scambi di idee, nuove opportunità, confronti con la stampa estera, possibilità di capire le tendenze internazionali in ambito del turismo. Così si può riassumere la partecipazione dell’Enoteca 2.0, il 14 giugno, a Roma, alla cinquantasettesima edizione del Globo d’oro, evento promosso dall’associazione stampa estera per omaggiare i film italiani. Un momento prestigioso e un’ottima vetrina promozionale per il Roero e i suoi prodotti. La Regione Piemonte, insieme all’Enoteca, è stata partner dell’iniziativa nello charme di Villa Medici.

Oltre 500 gli ospiti che hanno sorseggiato il Roero Arneis servito per l’aperitivo e omaggiato da Enoteca ed ente turismo Alba Langhe Roero, rappresentati dal presidente dell’Enoteca Pier Paolo Guelfo. Alla cerimonia è stata servita un’etichetta istituzionale semplice ma di impatto. «L’intento era di puntare sul logo in quanto il nostro obiettivo era di incrementare la reputazione del brand», racconta Guelfo.

Così si è optato per un’etichetta di colore bianco, con lo stemma del Roero, per focalizzare maggiormente l’attenzione. Trattandosi di un vitigno non molto conosciuto, Guelfo ha raccontato agli ospiti le sue caratteristiche e quelle del territorio in cui viene prodotto.

«La cerimonia ha rappresentato l’occasione per confrontarci con la stampa estera, tessere nuove relazioni e organizzare sin da ora momenti significativi e periodici sul nostro territorio: educational tour continuativi per essere un po’ come la goccia che cade nella pietra. Mi piace usare questo paragone perché nella miriade delle comunicazioni internazionali siamo sì una piccola realtà ma abbiamo tanto da dimostrare», prosegue il presidente dell’Enoteca. «È ben per questo che mi sono proposto come facilitatore per il territorio Roero avviando una collaborazione con Paolo Tenna, amministratore delegato della Film investimenti Piemonte».

Elena Chiavero

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