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Corso Italia nuovo per la Fiera dal tartufo

Corso Italia nuovo per la Fiera dal tartufo

CANTIERI «Non penso che la ristrutturazione di corso Italia fosse necessaria. Qui le urgenze sono altre rispetto all’estetica, ad esempio la carenza di iniziative e il relativo isolamento della zona rispetto al centro». Così un commerciante esprime perplessità sul cantiere avviato a fine agosto e che nelle prossime settimane stravolgerà l’identità di un tratto stradale di primaria importanza per l’assetto logistico e viario urbano.

«Corso Italia è il luogo in cui sono nato, contesto di infanzia e di giochi per strada, di acquisti al supermercato e incontri nelle panchine, birre bevute seduto sugli scalini delle vetrine», dice un giovane universitario. «Mi spiacerebbe se l’area venisse stravolta. Dopotutto, però, ogni città cambia e non possiamo pretendere di rimanere attaccati al vecchio. Capisco che la funzionalità sia più importante del resto».

Infine un negoziante, piccolo commerciante alimentare, osserva: «I lavori per la risistemazione del corso avranno un costo pari a un quarto di milione di euro. Nessun dubbio: la zona esigeva riqualificazioni urgenti. Ma con quei soldi, quante persone in difficoltà l’Amministrazione avrebbe potuto aiutare?».

Il vociare cittadino si leva in bilico tra l’accettazione obbligata a una decisione politica, un velato criticismo e un desiderio di maggiore comodità. Sono i residenti o i venditori di corso Italia che parlano, nel momento in cui muove i primi passi il cantiere che costerà alle casse pubbliche circa 260mila euro.

Spiega l’assessore ai lavori pubblici Alberto Gatto: «La sistemazione prevede un restyling con particolare attenzione ai percorsi pedonali, che verranno allargati grazie alla posa di una striscia di pavimentazione in cubetti di pietra di Luserna e protetti con elementi di arredo urbano. Al limite del marciapiede verrà posata una canaletta di raccolta delle acque, mentre i posti auto saranno delimitati con dissuasori di gomma che, oltre a non danneggiare le vetture, saranno ad alta resistenza per attutire gli urti. Anche l’aiuola centrale del corso verrà ristrutturata: l’intera area andrà incontro a un mutamento radicale, richiesto e necessario dal punto di vista non solo in senso estetico, ma funzionale».

E il sindaco Maurizio Marello aggiunge: «Per la Fiera del tartufo avremo una parte di città più bella di prima». Dichiarazione che sollecita la cautela e la sottile diffidenza del gestore di un piccolo bar in una strada laterale del corso: «Staremo a vedere. Attendiamo questa fiera e il nostro nuovo universo, corso Italia ristrutturato. Valuteremo se i lavori porteranno un effettivo vantaggio o se risulteranno invece un’operazione più di apparenze che di contenuto».

Marco Giuliano

 

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