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Gas, bando miliardario per Alba e 90 Comuni

Gas, bando miliardario per Alba e 90 Comuni

IL CASO Oltre 16 milioni di euro per la rete Egea ad Alba, 100 milioni circa il valore degli impianti per i 90 Comuni dell’Atem Cuneo 3 Nord-est (di cui Alba è parte) per un appalto che potrebbe sfiorare il miliardo di euro. Potrebbe essere una gara da record quella che dovrebbe –­ il condizionale è d’obbligo, vista la complessità –­ tenersi nel 2018, per la gestione del servizio di distribuzione del gas nella zona Cuneo 3, con Alba come capofila.

A imporre la gara di rilevanza europea è la nuova legge in materia di gestione del gas che chiede agli ambiti territoriali di affidare il servizio nelle mani di un unico gestore. L’assessore albese ai lavori pubblici Alberto Gatto spiega: «Alba sarà il Comune capofila nella redazione dell’appalto, particolarmente complesso, perché nel capitolato dovranno essere compresi i rimborsi ai gestori uscenti per le opere realizzate nei paesi di competenza, relative a tutto l’impianto esistente, dalle tubazioni interrate alle deviazioni agli utenti, fino ai contatori compresi e alle altre apparecchiature. Abbiamo chiesto ai Comuni che oggi non sono raggiunti dal metano (circa il 25%) di presentare un progetto per collegare la rete. Una delle condizioni per ottenere un buon punteggio per le aziende sarà legata alla possibilità di raggiungere quanti più nuovi centri possibile».

Il candidato numero uno ad aggiudicarsi l’appalto per la distribuzione del metano non può che essere il gruppo Egea, che più volte ha dichiarato interesse, tramite l’amministratore delegato Pierpaolo Carini: «Quello della distribuzione del gas è un settore d’attività storico per il nostro gruppo; guardiamo con interesse alla gara pubblica che verrà indetta, che costituirà per noi un’opportunità di sviluppo e di ulteriore radicamento sul territorio».

La multiutility albese gestisce quasi il 58% degli impianti di distribuzione del gas presenti nell’Atem Cuneo 3. Il secondo gestore è 2i Rete gas, che ne ha in carico il 28%. Il restante 14% e coperto da Libarna nella zona di Cherasco ed Energetica nel Cebano.

Il responsabile unico del procedimento, l’albese Daniela Albano, spiega: «Al momento è difficile quantificare il valore della rete nell’Atem di cui Alba è capofila, perché solo il 20% dei 90 Comuni hanno risposto. La rete è stata valutata 16.019.000 euro dalla società Gevi di Varese nel territorio albese in cui si trovano circa 200 km dei complessivi 1.300 dell’intera linea Atem. Possiamo ipotizzare pertanto un indennizzo intorno ai cento milioni di euro, una cifra che all’apparenza potrebbe spaventare molti concorrenti, ma che in realtà si inserisce in una “torta” da quasi un miliardo di euro».

Secondo il tecnico albese non è da escludere che al bando partecipino aziende straniere: «Nonostante il Governo abbia operato nell’ottica di salvaguardare le reti italiane, vista la vicinanza a Francia e Svizzera, non è fantascienza pensare che qualche grande nome dell’energia d’Oltralpe possa ritenere appetibile la distribuzione». Ancora Albano: «Non è certo che la gara si tenga nel 2018 perché, nonostante il nostro lavoro, a livello nazionale si registrano numerosi ritardi e la normativa non aiuta». La legge prevede infatti che il valore sia calcolato sull’anno precedente al bando di gara. Serve quindi una perizia aggiornata al 2017.

Marcello Pasquero

 

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