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La cantina Pio Cesare chiede di poter ampliare i suoi locali

La cantina Pio Cesare chiede di poter ampliare i suoi locali

PIANO REGOLATORE Approvata la prima variante che consentirà alla Dimar di realizzare un centro commerciale nel quartiere San Cassiano, ma anche di ampliare i poli produttivi di Ferrero e Tcn-Bianco e in attesa di valutare l’atteso e ancora misterioso progetto di Banca d’Alba per il Palafiera di piazza Prunotto, il Consiglio comunale si appresta a votare una seconda variante, illustrata dal sindaco Maurizio Marello nella commissione di mercoledì 13 settembre.

Nella variante sono comprese una dozzina di richieste di privati: «Ci siamo mossi come avevamo fatto nella prima variante: accogliendo, quando possibile, le richieste di attività produttive e cittadini, attualizzandole però alle più recenti normative», spiega il sindaco.

Tra le richieste quella più significativa anche perché coinvolge l’unica azienda vitivinicola ancora presente nel centro storico cittadino, riguarda la cantina Pio Cesare. La proprietà dell’azienda ha chiesto di procedere a una variazione di destinazione d’uso di parte di un fabbricato di 1.600 metri quadrati che oggi avrebbe una destinazione residenziale.

Più che una vera intenzione di ampliare la cantina si tratta di una dichiarazione di intenti da parte della proprietà di procedere a un ingrandimento della cantina oltre corso Nino Bixio. La modifica richiesta coinvolge complessivamente un’area di 7mila metri quadrati e prevede la possibilità di realizzare passerelle aeree o tunnel sotterranei per collegare le due aree. Di minore entità le altre modifiche richieste. Si va dall’ampliamento di una piccola azienda in corso Asti alla ricollocazione di una concessionaria da corso Bra a corso Barolo, fino all’ampliamento di un’azienda di movimentazione terra al Gallo.

m.p

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