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L’alta Langa non vuole più essere considerata la sorella povera

Slow Food valorizzerà il vino dei terrazzamenti

LEVICE Alcuni anni fa, un amministratore dell’alta Langa, per sottolineare il fatto che non esistevano solo le colline attorno ad Alba, disse che le Langhe non finivano a Rodello. In effetti, per molto tempo, l’alta Langa è stata considerata una specie di sorella povera, quasi una Langa di serie B rispetto a quella albese, ricca di vigneti e vini di pregio, mentre in Valle Bormida c’era chi, negli anni ’50, aveva espiantato i filari di dolcetto perché il vino «sapeva di Acna».

Da qualche anno, l’alta Langa sta cercando (e trovando) un rilancio attraverso le risorse locali, dalle nocciole al vino, dai formaggi al paesaggio, con una crescente affluenza di turisti, specie nel periodo estivo, che sta premiando gli sforzi compiuti per il rilancio della zona. Di questo si parlerà venerdì 29, a Levice, a palazzo Scarampi, in una giornata dal titolo “Alta Langa, identità e prospettive”, promossa dal Pd. Sarà, spiegano gli organizzatori, un momento di approfondimento su agricoltura, turismo e opportunità concrete. «È arrivato il momento di rilanciare l’alta Langa, un territorio straordinario dalle molte potenzialità, ma che ha attraversato tante difficoltà», dichiara la deputata cuneese Chiara Gribaudo.

Prosegue la parlamentare del Pd: «Vogliamo condividere percorsi comuni che diano rilancio e prospettive a questa zona. Abbiamo pensato fosse opportuno fare il punto con i vari attori istituzionali ed economici, perché spesso ci si sente abbandonati e senza prospettive. Per questo sono invitati sindaci, amministratori locali, organizzazioni di categoria e cittadini per discutere con parlamentari e assessori regionali. Ci saranno anche esempi di buone pratiche provenienti da altre zone d’Italia e della provincia. Sono felice che in tanti abbiano risposto all’appello per discutere del futuro dell’alta Langa, finora considerata terra di confine e che invece può assumere una nuova centralità per la crescita della provincia».

Gli amministratori locali porteranno sul tavolo anche i problemi irrisolti della zona, a cominciare da quello (molto sentito in Valle Bormida) di un dopo-Acna ancora incerto a quasi vent’anni dalla chiusura della fabbrica di Cengio. «I relatori sono stati scelti proprio per la loro capacità di rispondere alle esigenze del territorio. La richiesta di organizzare questa giornata è arrivata dagli amministratori locali. Sarà un momento di confronto importante, senza nascondere i problemi», conclude Gribaudo.

La giornata dedicata alle prospettive di sviluppo dell’alta Langa inizierà alle 9.30. A fare gli onori di casa, saranno il sindaco di Levice, Roberto Vero e il presidente dell’unione montana Roberto Bodrito. Al mattino si parlerà di “Agricoltura e aree interne” con gli assessori regionali all’agricoltura e alla montagna, Alberto Valmaggia e Giorgio Ferrero, i deputati del Pd componenti delle commissioni ambiente e agricoltura della Camera, Enrico Borghi (presidente nazionale dell’Uncem) e Mino Taricco e il sindaco di Alba Maurizio Marello. Al pomeriggio il dibattito tratterà il tema “Turismo e best practises”, con gli interventi di Paolo Verri, direttore di Matera 2019 ed esperto di progettazione culturale, sviluppo e territorio, del sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni (che porterà l’esperienza delle iniziative Move e Occit’amo), di Giuliano Viglione, presidente dell’Associazione commercianti albesi
e vicepresidente della fondazione Crc, di Luigi Barbero (presidente dell’Atl Langhe e Roero), di Otto Bugnano (della fondazione Matrice) e del sindaco di Bra, Bruna Sibille.

A chiudere l’evento, Oscar Farinetti terrà una lectio magistralis per la cerimonia di investitura dei Cavalieri delle Langhe. Le conclusioni della giornata saranno affidate all’onorevole Chiara Gribaudo.

Corrado Olocco

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