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Quando al bar o al negozio sotto casa si acquistava lo “Stich”

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STICH: Ghiacciolo aromatizzato utilizzato come dissetante, sorretto da un bastoncino

Nonostante la semplicità della sua ricetta, l’invenzione del ghiacciolo risale soltanto al 1905 e si deve a una scoperta casuale da parte di un bambino undicenne che in una gelida notte d’inverno aveva inavvertitamente lasciato sul davanzale della finestra un bicchiere di acqua e soda con dentro il bastoncino usato per mescolare. Il giorno dopo Frank riuscì a liberare il blocco di ghiaccio formatosi facendo scorrere acqua calda sul bicchiere e prese a mangiare il “ghiacciolo” usando il bastoncino come manico. Nel 1923 ottenne il brevetto per l’idea del “ghiaccio sul bastoncino”.

Va senz’altro contemplata l’influenza anglosassone in numerose parole della lingua piemontese; mentre il “sandwich” diventa “sànguiss”, il “football” diventa “folball” e il “patch” si trasforma in “pecc”, anche “stich” ha un probabile processo linguistico che si concretizza nelle varie parlate locali; in inglese, infatti “stick”, significa “bastoncino”. La differenza, dunque, è soltanto determinata dalla grafìa.

Esistono sinonimi per questo alimento amato dalle persone di tutte le età: giassèt, giassòt, giasson… ma tutti riportano sempre al nostro bastoncino ghiacciato.

Un lettore della rubrica suggerisce una curiosità aneddotica: tra gli anni ’60 e ’70, con ogni ghiacciolo si aveva la possibilità di vincerne un altro. Se infatti, alla punta dello stecco c’era un simbolo oppure la scritta “Re”, “Bis”, “Doppio”, ecco che sarebbe spettato di diritto un secondo ghiacciolo omaggio, dove si aveva appena acquistato il primo!

Da non confondere con i candlòt o i candlon che sempre ghiaccioli sono, ma a forma di candela, penzolanti da tetti e grondaie nei periodi particolarmente impietosi dal punto di vista delle temperature eccessivamente basse. Per ora è soltanto un miraggio.

Da non confondere neppure con gli “stech” che, sebbene portino una grafia simile, variano di una lettera e rappresentano i comuni stuzzicadenti.

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