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Un consorzio tutelerà il “cru” della nocciola in alta Langa

Un consorzio tutelerà il “cru” della nocciola in alta Langa

CRAVANZANA Parte da sette produttori dell’alta Langa e coinvolge dodici paesi il consorzio di tutela Langarola classica-nocciola storica dell’alta Langa, costituitosi nei giorni scorsi. Il consorzio, che ha sede a Cravanzana, nasce con l’obiettivo di dare un marchio di qualità alle nocciole prodotte nella zona storicamente più vocata per questo frutto.

Il modello è quello dei grandi vini e l’area di riferimento scelta dal sodalizio è paragonabile ai cru dei grandi rossi della bassa Langa. Un’area in cui, tra l’altro, anche in un’annata difficile come questa, le nocciole sono state di ottima qualità, con una percentuale quasi nulla di cimiciato.

I sette soci fondatori del consorzio provengono da Cravanzana, Lequio Berria e Serravalle Langhe. I paesi interessati dal progetto sono quelli sulle dorsali dell’alta Valle Belbo.  Al consorzio possono aderire i produttori di questi paesi che rispetteranno un disciplinare piuttosto rigido. Tra le norme fissate per poter entrare a far parte di Langarola classica c’è quella relativa alla superficie coltivata a noccioleto dall’azienda, che deve essere per almeno il 60 per cento nei paesi compresi nel territorio del consorzio. Anche la trasformazione delle nocciole deve avvenire in loco.

«Il disciplinare di produzione non si sovrappone a quello dell’Igp e non intendiamo metterci in concorrenza o passare davanti a qualcuno. Lo scopo del consorzio è di tutelare i produttori di un’area nella quale la nocciola è una coltura, ma è anche cultura», spiegano i promotori di Langarola classica.

«Nella nostra zona, clima, terra e passione nella coltivazione producono un frutto di qualità superiore ed è per questo che tutti gli imprenditori agricoli che aderiranno al consorzio potranno fregiarsi di un marchio che garantirà ad acquirenti e consumatori l’eccellenza del prodotto», proseguono i fondatori del sodalizio, che ringraziano Claudio Conterno di Monforte per il supporto tecnico dato nella fase preparatoria.

«La strada che ci prefiggiamo è quella percorsa decenni fa dai produttori dei grandi vini piemontesi, che ottengono l’eccellenza in un territorio di dimensioni limitate. Crediamo che sia il giusto riconoscimento per una parte di Langa da sempre non considerata, ma nella quale i prodotti e l’ambiente creano uno straordinario connubio tra bontà e bellezza», concludono i fondatori del consorzio.

Il direttivo di Langarola classica-nocciola storica dell’alta Langa è composto da Silvano Bruna, di Lequio Berria (presidente), da Ivan Rabino, di Serravalle Langhe, e da Marco Sobrero, Giorgio Rosso, Marco Torrero, Gianluca Fresia e Alberto Robaldo, di Cravanzana. Presto sarà attivato anche un sito Internet nel quale si potrà trovare, oltre alle informazioni sul consorzio, anche il disciplinare a cui attenersi per poter entrare a farne parte.

Corrado Olocco

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