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L’opposizione replica ad Asava: “Le responsabilità maggiori sono del direttivo”

I 230 volontari albesi dell'Asava decidono di resistere 1

IL CASO Asava ha trovato casa a Grinzane Cavour e ora tiene banco la polemica nata dopo le accuse lanciate alla politica albese (a eccezione del consigliere Emanuele Bolla) per aver lasciato l’associazione sola, nel momento più difficile.

Il consigliere pentastellato Ivano Martinetti si dice basito per le accuse e replica duramente: «Il 23 febbraio si è tenuto un dibattito pubblico. Sono poi seguiti altri incontri. Per sostenere Asava abbiamo organizzato una serata informativa con una raccolta di fondi alla quale né il presidente, né il direttivo hanno partecipato. Pensiamo sia solo un diversivo per nascondere le gravi responsabilità dei direttivi che per lungo tempo non hanno affrontato il problema della riorganizzazione, soprattutto finanziaria. Spiace dirlo, ma, vista la provocazione fatta da Asava di voler togliere lo stemma della città di Alba dal logo, sosteniamo che forse il Comune dovrebbe inibire l’uso dello stemma a un’associazione non in grado di rispettare le stesse norme applicate ad altri sodalizi del settore».

Parole meno dure, ma altrettanto decise quelle di Gionni Marengo (Forza Italia) e Domenico Boeri (Per Alba): «Ricordiamo al direttivo di Asava che abbiamo partecipato all’assemblea organizzata dal comitato nella quale abbiamo appreso delle gravi problematiche dell’associazione. Già in quella sede avevamo assicurato al presidente Mancuso la disponibilità a prestare un aiuto professionale a titolo gratuito, considerata la grande importanza dell’associazione stessa per il territorio e in qualità di cittadini responsabili, prima che in veste di politici».

I due consiglieri di centrodestra aggiungono: «Abbiamo partecipato a due riunioni con il direttivo Asava. In questi incontri, pur ribadendo la disponibilità ad aiutare l’associazione, che stava affrontando problemi giuridici e finanziari, avevamo incontrato ostacoli proprio nello stesso direttivo, che voleva muoversi da solo. Non capiamo come il direttivo possa ricordarsi solo del consigliere Bolla che ha partecipato a un’unica riunione da cui si è allontanato dopo neanche un’ora per un altro impegno. In ogni caso, da cittadini albesi, ribadiamo all’Asava la nostra piena volontà di dare una mano, qualora
il direttivo lo ritenga ancora necessario».

m.p.

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