Socioassistenza: l’area del Braidese vuole unirsi al consorzio di Alba

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BRA Per quanto riguarda i servizi in campo sociale e assistenziale, gli undici Comuni dell’area braidese vogliono unirsi al consorzio Alba, Langhe e Roero.
Per un decennio, dal 2001, Bra e altri dieci Comuni (Ceresole, Cherasco, La Morra, Narzole, Pocapaglia, Sanfrè, Santa Vittoria, Sommariva del Bosco, Sommariva Perno e Verduno) avevano fatto parte del consorzio Intesa, che garantiva i servizi socioassistenziali a una popolazione di circa 63mila residenti.
Con il benestare della Regione Piemonte, il consorzio Intesa era stato sciolto a luglio 2011 e personale e gestione dei servizi erano passati all’Asl Cn2 di Alba-Bra. Una scelta dettata anche dalla necessità di operare delle economie di scala per abbattere i costi fissi di tipo amministrativo e destinare maggiori risorse ai servizi alle persone, la cui richiesta è sempre in aumento.
«L’Asl ha chiesto agli undici Comuni», spiega il sindaco di Bra Bruna Sibille, «di trovare una soluzione alternativa e di sollevarla dall’incarico di garantire i servizi socioassistenziali nell’area braidese, per potersi concentrare unicamente sugli aspetti sanitari. Quindi, tra le varie opzioni, abbiamo valutato l’ipotesi di unirci al consorzio Alba, Langhe e Roero, ente pubblico costituito da 65 Comuni che governa il sistema degli interventi sociali nell’area a noi vicina».
Un’unione che in prospettiva dovrebbe facilitare la fruizione dei servizi.
«A esempio, Comuni confinanti (si pensi a Santa Vittoria e Monticello o a La Morra e Barolo)», aggiunge Sibille, «non sarebbero più appartenenti a due enti diversi per la socioassistenza. Inoltre, siccome la Regione Piemonte intende andare verso una stretta collaborazione tra i servizi sanitari e quelli socioassistenziali, in futuro gli interlocutori sarebbero solo due, l’Asl Cn2 (che gestirà anche un solo ospedale) e un unico consorzio che gestirerebbe gli interventi sociali dell’area».
I relativi uffici stanno ora “studiando le carte” per realizzare un’ipotesi di integrazione di personale, risorse, servizi ai cittadini, ecc. L’unificazione, nelle intenzioni degli undici Comuni del Braidese, dovrebbe diventare realtà entro il 2018.
Da parte albese c’è ancora il massimo riserbo. Il presidente del consorzio Alba, Langhe e Roero Pier Giuseppe Cencio, sentito da Gazzetta, preferisce non rilasciare dichiarazioni al riguardo, in mancanza per ora di atti ufficiali. Nei giorni prossimi si riunirà l’assemblea dei sindaci del consorzio per valutare la proposta braidese.
Diego Lanzardo

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