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Fondazione Crc e Regione investono nella radioterapia di Verduno

Fondazione Crc e Regione investono nella radioterapia di Verduno 2

La provincia di Cuneo verrà dotata di due nuovi acceleratori lineari per i servizi di radioterapia. Il primo sostituirà uno ormai obsoleto, in servizio nell’ospedale Santa Croce di Cuneo ormai da 17 anni, il secondo verrà installato nel nuovo ospedale di Verduno.  L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Crc insieme con la Regione.

I due nuovi macchinari avranno un costo complessivo di 4 milioni di euro: gli acceleratori lineari sono utilizzati in radioterapia ed in particolare nelle terapie anti-tumorali.

Per ottimizzare l’utilizzo di questi due nuovi macchinari verrà inoltre creata un’unica unità dipartimentale tra la radioterapia di Cuneo e quella di Alba che farà capo a Elvio Russi: in questo modo, l’ospedale di Verduno potrà beneficiare di una serie di servizi e attività propedeutici alla terapia, presenti a Cuneo sia a livello di risorse umane sia di infrastrutture tecnologiche.

Inoltre, grazie al contributo della fondazione Crc erogato negli scorsi anni a favore Asl Cn2 l’ospedale di Verduno viene realizzato in modo da accogliere il nuovo macchinario.

«La grande attenzione alle persone, che in ambito sanitario si sviluppa grazie a un continuo e proficuo dialogo con le istituzioni che operano ogni giorno in questo campo, è una delle priorità che storicamente connota l’attività della fondazione Crc» commenta il presidente della Fondazione, Giandomenico Genta. «Oggi presentiamo questo importante progetto, che coinvolge la Fondazione e la Regione e permetterà di dare risposte più efficaci e adeguate per la cura di malattie che incidono pesantemente sulla vita di tanti nostri concittadini».

«Le aziende sanitarie, su indicazione della Regione, hanno avviato un programma di investimenti in nuove apparecchiature e tecnologie. Non solo la sostituzione di strumenti obsoleti, ma un deciso cambio di rotta rispetto al recente passato per migliorare le prestazioni, ridurre i tempi delle liste d’attesa e contribuire a contenere la “mobilità passiva” verso altre regioni», affermano Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, e Antonio Saitta, assessore regionale alla sanità.

«Il contenuto di tecnologia in un ospedale fa la differenza nel trattamento di alcune patologie e consente una diagnosi sempre più precisa e terapie adeguate. È pertanto molto importante investire, insieme alle risorse umane, nell’ammodernamento delle apparecchiature in dotazione nei nostri ospedali» aggiungono Danilo Bono, direttore generale dell’Asl Cn2, e Corrado Bedogni, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle. «Apprezziamo in modo particolare la realizzazione di un progetto in partnership tra Regione e fondazione Crc, che rappresenta anche un esempio virtuoso di sinergia tra l’ente pubblico e il privato no profit. Una collaborazione che da un lato incontra le esigenze finanziarie del pubblico, dall’altro testimonia un forte legame tra le Fondazioni di origine bancaria e il territorio di riferimento».

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