Premio: il Caffè letterario 2017 è per l’albese Lucio Aimasso

Premio: il Caffè letterario 2017 è per l'albese Lucio Aimasso

INEDITO Lo scrittore albese premiato a Modica per un racconto sulla guerra nelle Langhe
Il Caffè letterario Moak, patrocinato dal caffè Moak di Modica, è uno dei premi per racconti inediti più importanti d’Italia. A novembre la giuria presieduta dallo scrittore Andrea Vitali ha individuato i cinque finalisti tra più di quattrocento partecipanti. Il vincitore è stato il racconto dal titolo Un caffè in terra straniera, ambientato nelle Langhe durante la seconda guerra mondiale. L’autore è Lucio Aimasso, che vive nelle colline albesi con la moglie e i figli. Gli abbiamo posto alcune domande.

Le Langhe e la seconda guerra mondiale. Come raccontare questo legame?
«Il racconto è narrato in prima persona dalla protagonista, una giovane donna che per salvare il marito e il proprio paese concede un ballo, un caffè e una notte d’amore a un comandante nazista che sta guidando la ritirata delle proprie truppe. Nonostante la brutalità della situazione, volevo far emergere l’intreccio umano che avvolge tutti i personaggi. Il messaggio del racconto è semplice: per quanto sia nera la notte esiste sempre un’alba da qualche parte in attesa di spuntare».

Se dovesse descrivere il “filo conduttore”, il punto distintivo dei suoi lavori narrativi, quali sono le parole che userebbe?
«Il filo rosso è la ricerca dentro di sé. Ciò che mi spinge a scrivere è la voglia, o forse il bisogno, di scandagliare esperienze, emozioni, vissuti e usarli per costruire storie. I personaggi che creo, e che mi accompagnano, sono prima di tutto persone. Cerco di trasferire in loro tutto ciò che provo io, quei sentimenti contrastanti e umani che rendono la vita così imprevedibile, a volte spietata, altre volte dolcissima».

Matteo Viberti

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