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La Medaglia d’oro di Alba a Bianco, Cerruti, Crippa e Farinetti

La Medaglia d'oro di Alba a Bianco, Cerruti, Crippa e Farinetti

 CERIMONIA È stata molto partecipata – questa mattina al teatro Giorgio Busca – la cerimonia di consegna delle quattro Medaglie d’Oro della Città di Alba conferite dalla Giunta comunale al presidente della fondazione Emmaus Armando Bianco, al presidente onorario di Banca d’Alba Felice Cerruti, allo chef pluristellato Enrico Crippa e al fondatore di Eataly Oscar Farinetti, per aver contribuito alla crescita sociale, economica e culturale della città.

Il sindaco Maurizio Marello ha presentato i premiati spiegando le ragioni del conferimento di quello che è il riconoscimento più prestigioso della Città di Alba insieme alla cittadinanza onoraria. È seguita una breve intervista del primo cittadino a  Bianco, Cerruti, Crippa e Farinetti che hanno ringraziato, prima della lettura del percorso professionale e di vita dei premiati a cura di Paolo Tibaldi.

Bianco: «Dedico la medaglia alle persone in difficoltà»

Armando Bianco  ha detto, ringraziando il Sindaco: «È una medaglia che non reputo diretta alla mia persona ma che desidero indirizzare a quei genitori di figli disabili che ho conosciuto in questi quarant’anni e che non ricevono premi ma costituiscono la vera ricchezza di una comunità. Dedico questa medaglia alle persone in difficoltà che mi hanno arricchito tantissimo in questi anni insegnandomi che cos’è la libertà. La dedico ai collaboratori e a Enzo Torchio. In questi anni siamo sempre stati sempre insieme identificati come il gatto e la volpe. La dedico inoltre ai nostri operatori che lavorano per qualcosa che va oltre lo stipendio».

Cerruti: «Sono cresciuto in una panetteria»

«Sono nato e cresciuto nella panetteria di mio padre – ha ricordato il presidente onorario di Banca d’Alba Felice Cerruti – Mai avrei immaginato allora di trovarmi qui oggi per questo riconoscimento. Il mio merito più importante è stato aver realizzato la fusione di tre casse rurali per un’unica banca, la Banca d’Alba. Quando abbiamo fatto la fusione avevamo 13 mila soci, oggi siamo oltre 54 mila. La banca è cresciuta grazie alla reale vicinanza alla popolazione, alle aziende, alle persone anche attraverso i centri medici».

Crippa: «Dovremmo essere più fieri di questo luogo che ci dà tanto»

«Condivido questa medaglia con la famiglia Ceretto, sono stati loro a portami qua – ha sottolineato lo chef pluristellato Enrico Crippa – La dedico alla mia famiglia che mi ha sempre lasciato libero di scegliere. Sono contento di essere diventato albese. In questo territorio c’è qualcosa di importante. Lavoriamo tutto l’anno e questa è una rarità. Dovremmo essere molto più fieri di questo luogo che ci dà tanto. Inoltre, ringrazio molto la Città di Alba che mi ha accolto».

Farinetti: «Qui sono nate delle persone che hanno fatto la differenza»

«Ho avuto la fortuna di nascere ad Alba – ha dichiarato l’imprenditore Oscar Farinetti – ed è stata una grande fortuna. Sono nato il 24 settembre in piena vendemmia. Figlio di un comandante partigiano imprenditore di Barbaresco e di una grande lavoratrice originaria di Barolo. Questo luogo è parte di una storia straordinaria. Qui sono nate delle persone che hanno fatto la differenza. Abbiamo fatto la Resistenza tutti insieme per liberare questa città. Poi ci sono state persone come Camillo Benso Conte di Cavour, ma soprattutto Giacomo Morra, Carlin Petrini, Bruno Ceretto, Angelo Gaia. Inoltre, le famiglie Miroglio e Ferrero che hanno dato tantissimo a questo territorio. Le amministrazioni comunali sono sempre state costituite da brava gente che ha lavorato in sinergia e in comunione con il territorio. Tutti insieme per fare un futuro. Dobbiamo anche ringraziare i tanti cittadini che dal meridione sono arrivati qui e hanno lavorato molto integrandosi a noi».

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