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Barbera d’Asti in crescita: nel 2017 prodotti oltre 21 milioni di bottiglie

Barbera d'Asti in crescita: nel 2017 prodotti oltre 21 milioni di bottiglie

ASTI Cresce del 6,3% il numero di bottiglie di Barbera d’Asti prodotte nel 2017, arrivando a quota 21.134.233. Lo ha  confermato il Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, durante la conferenza dal titolo “Paesaggi della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato: da patrimonio vitivinicolo a brand”, che si è svolta oggi a Palazzo Mazzetti.

E’ stata una vendemmia scarsa, ma di alta qualità per tutte le 12 denominazioni (10 Doc, 2 Docg e il Nizza Docg in attesa di riconoscimento) tutelate e promosse dal Consorzio e che rappresentano il 73,4% della superficie vitata destinata a denominazione di origine nella provincia di Asti.

In crescita il numero delle Doc entrate a far parte del Consorzio. Nel 2017 sono arrivate anche il Grignolino d’Asti, il Loazzolo e il Terre Alfieri (1.331.240 bottiglie prodotte). Dai dati raccolti emerge che nel 2017 sono uscite dalle cantine 2.287.193 bottiglie in più delle 12 denominazioni tutelate (+3,6%), a fronte di un calo della produzione complessiva in vendemmia (-17,2%).

Nel 2017 il numero delle bottiglie di Barbera d’Asti è cresciuto del 6,3%, raggiungendo i 158.506,75 ettolitri (1.261.764 bottiglie in più rispetto al 2016, quando gli ettolitri registrati erano stati 149.043,52, corrispondenti a 19.872.469 bottiglie). Le cantine imbottigliatrici sono 530, delle quali  ben 360 nell’Astigiano. Le vendite raggiungono l’Italia e l’estero, dirette soprattutto verso Gran Bretagna, Paesi scandinavi e Germania (60%). Il 30% va in America (con prevalenza di Canada e Stati Uniti), il 9% in Asia e il 5% in Russia.

Tra le performance migliori registrate nel 2017 delle varie tipologie di Barbera d’Asti, c’è quella della Barbera d’Asti Docg superiore (+16%), della tipologia Nizza (+17,2%) con una produzione di 369.861 bottiglie (erano 315.472 nel 2016) e del Piemonte Barbera (+5%; 20.259.944 bottiglie prodotte). Un’altra Docg che sta andando bene è il Ruchè di Castagnole Monferrato: 834.757 bottiglie (6.260,68 ettolitri), che fanno registrare un +7,6% rispetto al 2016.

Segno meno per la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco (-32,7%, che corrisponde a 132.233 bottiglie), che risente dello scarso appeal dei vini dolci. Segno meno anche per il Cortese dell’Alto Monferrato doc (-21%, che corrisponde a un calo di 232.948 bottiglie).

Nel 2017, l’imbottigliato complessivo delle denominazione tutelate dal Consorzio è stato di 499.404,30 ettolitri (66.587.240 bottiglie rapportate a 0,75 litri), mentre la produzione dell’ultima vendemmia riferita alle produzioni tutelate si attesta a 492.895 ettolitri.

 

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