SCUOLA È indetto per domani, 23 febbraio, lo sciopero nazionale degli insegnanti in possesso dei soli diplomi magistrali.
È di fine dicembre la sentenza del Consiglio di Stato che ha definito il titolo insufficiente per accedere al ruolo nelle scuole, aprendo uno scenario d’incertezza per oltre 50mila maestre e maestri di tutta Italia.
In provincia di Cuneo sarebbero 400 gli insegnanti interessati, di cui almeno 120 entrati nel frattempo di ruolo e a rischio di ripiombare tra le fila dei precari.
Nelle primarie albesi, malgrado la situazione sia meno sentita rispetto ad altre città, non mancano i casi: quattro all’istituto comprensivo Centro storico, due alla Moretta, uno al Mussotto e nessuno al quartiere Piave-San Cassiano.
Così spiega Carla Traverso, maestra braidese e referente del Coordinamento piemontese diplomati magistrale: “Siamo a rischio di licenziamento, con danni enormi per intere famiglie, soprattutto quelle monoreddito. Senza dimenticare il fatto che la legge calpesta anche i diritto degli insegnanti disabili”. Il Coordinamento sarà domani a Roma con le principali sigle sindacali: Cub scuola, Cobas, Unicobas, Usb Pi, Sgp, Usi, Orsa, Usi Surf.
Francesca Pinaffo