Alla Redina, la vecchia via tra Montà e Canale, servono 800mila euro di lavori

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MONTÀ La priorità: mettere in sicurezza le frane che minacciano la Redina

Con la chiusura al transito della tangenziale montatese per lavori nella galleria (ultimati con un giorno di anticipo rispetto al previsto e dei quali parliamo nel numero 12 di Gazzetta, in edicola dal 20 marzo), il traffico veicolare è stato dirottato sulla vecchia strada 29, che collega Montà a Canale ed è conosciuta come Redina. Questo tratto, di 4,5 chilometri, fu dismesso dalla Provincia al Comune 4 anni fa, nonostante le proteste degli amministratori locali per gli alti costi di manutenzione che avrebbe comportato.

Il sindaco Giuseppe Costa riferisce: «Fino a ora, oltre agli interventi di routine, rappezzi e sistemazioni dei fossi stradali, sono stati eseguiti lavori straordinari legati a eventi alluvionali degli ultimi anni, riguardanti in particolare il consolidamento di versanti minacciati da movimenti franosi. Tutto ciò è già costato a Montà più di 100mila euro».

Nel ricordare che non è la prima volta che la variante viene chiusa per lavori di manutenzione straordinaria, il sindaco montatese informa: «La legge di bilancio 2018 ha previsto per i Comuni dei contributi in conto capitale per investimenti in opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Montà ha partecipato a un bando finalizzato a ottenere un contributo di 800mila euro da investire per questo scopo: rendere sicura la Redina, con interventi urgenti quali il consolidamento dei versanti in frana, opere di regimazione delle acque e rifacimento della pavimentazione stradale, ove necessario. Entro fine marzo sapremo se la nostra richiesta è andata a buon fine».

Se il piano montatese sarà approvato, entro il 18 aprile verrà erogato il 20 per cento del contributo; entro novembre un ulteriore 60 per cento; mentre per incassare il rimanente 20 per cento si dovrà attendere che sia effettuato il collaudo dei lavori.

Costa conclude: «In questo modo si potrebbe sistemare, in modo duraturo, un’arteria stradale che, nonostante la presenza della tangenziale, resta uno snodo importante per la viabilità locale».

Nel numero di Gazzetta in edicola dal 20 marzo anche l’intervento dell’assessore regionale Francesco Balocco a favore della bretella Est tra Carmagnola e Sommariva del Bosco.

Giorgio Babbiotti

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