CANALE La quiete pubblica canalese, in questi giorni, è stata disturbata da spiacevoli episodi di inciviltà, scarso rispetto delle persone e dell’arredo urbano. «Si tratta di atti di piccolo vandalismo», ha commentato il sindaco Enrico Faccenda, «di per sé non gravi in termini economici, ma fastidiosi».
A essere principalmente colpito è il centro storico, nel quale i cittadini segnalano situazioni di degrado, dovute a proprietari di cani che non raccolgono gli escrementi, vandali che distruggono i cestini dell’immondizia e rovesciano i vasi di fiori sotto i portici, schiamazzi fino a ore tarde, incivili che gettano immondizia di vario genere a lordare i marciapiedi.
Piera Ternavasio, di Cambia Canale, ha avanzato alcune proposte: «Il Comune dovrebbe insistere di più con gli organi preposti alla sicurezza affinché questi episodi cessino. È opportuno iniziare a coinvolgere le famiglie dei minorenni, emettendo sanzioni, o facendo svolgere lavori di pubblica utilità ai maggiorenni coinvolti in tali atti. Sono stati spesi fior di quattrini pubblici per l’istallazione di telecamere di sicurezza, quindi si potrebbe facilmente risalire ai responsabili», ha concluso il capogruppo di minoranza. Il sindaco Enrico Faccenda ha ribattuto: «Ho già parlato con alcuni ragazzini responsabili di tali gesti e anche con le forze dell’ordine che monitorano la città attentamente. Sette telecamere sono “puntuali”, ossia inquadrano un punto preciso e circostanziato, otto invece forniscono una visione più ampia delle piazze in cui sono posizionate. Attualmente, di queste ultime, due sono funzionanti mentre per le altre sei siamo in attesa della risposta del perito per trasformarle in “puntuali”».
L’idea dell’Amministrazione è di posizionare nel centro storico alcune nuove telecamere con una visione più panoramica e prenderne due mobili a noleggio per monitorare i punti in cui vengono abbandonati rifiuti.
Il sindaco lancia un appello: «Chiediamo la collaborazione dei cittadini affinché facciano presente, a Vigili, Carabinieri o a me, eventuali situazioni scorrette».
Continua Faccenda: «Se si effettuano segnalazioni, i responsabili vengono individuati. Pochi giorni fa, con il Tribunale dei minori di Torino e con l’intervento dei servizi sociali, ho attivato una procedura che prevede di far svolgere attività nel Comune e in strutture di volontariato ai ragazzi che, nell’estate scorsa, avevano dato fuoco al ponticello in legno. È importante che noi adulti coinvolgiamo i ragazzini in associazioni, attività sportive, parrocchiali, contando anche sul supporto dell’educatore di strada, per aiutarli a gestire bene e in modo proficuo il loro tempo libero».
Elena Chiavero
