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Nocciole: la sentenza del Tar si conoscerà soltanto tra due mesi

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NOCCIOLE  Ci vorranno due mesi per conoscere la sentenza definitiva del Tar del Lazio sul ricorso presentato affinché venga cancellata dal registro vivaistico nazionale la dicitura tonda gentile delle Langhe. L’udienza si è svolta oggi a Roma. Il caso riguarda l’introduzione del nome Langhe tra quelli che indicano le diverse tipologie di nocciola all’interno del documento che definisce le varietà di piante da frutto.  Il registro, approvato nell’ottobre 2016 dal Ministero per le Politiche Agricole, autorizza di fatto l’uso di questo nome in qualunque parte d’Italia.

«Attendiamo fiduciosi questo esito, certi che prevarranno il buonsenso e le istanze di cento Comuni contro le decisioni assurde dei burocrati del Ministero. Non appena si insedierà il nuovo Governo, augurandomi che avvenga in fretta, la mia prima cura sarà di recarmi dal futuro ministro dell’Agricoltura per trovare una soluzione politica immediata a questa grave e insensata ingiustizia ai danni della nostra terra», sottolinea l’eurodeputato e presidente del Gal Langhe e Roero, Alberto Cirio.

Aggiunge l’avvocato Roberto Ponzio, che con i colleghi Vittorio Barosio e Serena Dentico,  ha presentato il ricorso: «Visto che conosceremo l’esito della sentenza non prima di 60 giorni e che dopo la decisione del Tar dobbiamo aspettarci un possibile ricorso al Consiglio di Stato da parte di chi si oppone alla nostra azione, a questo punto credo sia auspicabile che intervenga una decisione politica a porre fine a questa vicenda, per rispetto dei cento sottoscrittori del ricorso, che sono soggetti istituzionali e principalmente sindaci che rappresentano migliaia di cittadini».
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