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Si rischiano pesantissime multe se l’assegno non è compilato per bene

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DENARO Gli assegni pagati senza la clausola “non trasferibile” sono soggetti a sanzioni. «Nel mese di luglio dello scorso anno le multe inflitte dalle norme antiriciclaggio sono aumentate», spiega Tommaso Lo Russo del Comitato difesa dei consumatori di Alba e Bosia. «Può sembrare una banale dimenticanza ma la legge antiriciclaggio sancisce che gli assegni di mille euro o più devono essere “non trasferibili”. La recente modifica delle norme impone una sanzione che va da 3 a 50mila euro. Chi riceve la multa può tentare di dimostrare le proprie ragioni al Ministero del tesoro. L’Abi (Associazione bancaria italiana) ha diffuso consigli su come usare gli assegni, ecco alcune informazioni.
È vietato il trasferimento tra privati, senza avvalersi delle banche, di contanti e di titoli al portatore di importo superiore a 3mila euro.
Chi vuole utilizzare assegni in forma libera, per importi inferiori a mille euro, può farlo presentando una richiesta scritta alla banca.
Per ciascun assegno emesso senza la dicitura “non trasferibile” va pagata un’imposta di bollo di 1,50 euro da versare allo Stato. È vietata l’apertura di conti o libretti in forma anonima o con intestazione fittizia. I libretti al portatore vanno chiusi entro il 31 dicembre 2018. È vietato trasferire i libretti al portatore, pena una multa da 250 a 500 euro. Per l’utilizzo, in qualunque forma, di conti o libretti anonimi o con intestazione fittizia la sanzione è in percentuale e varia dal 10 al 40% del saldo».

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